Proprio quarant'anni fa, domenica 9/7/1972, s’inaugurava la nuova via ferrata sulla Punta Anna delle Tofane, costruita per iniziativa della guida Luigi Ghedina Bibi, proprietario e gestore del sottostante Rifugio Pomedes, e dedicata all'alpinista veneziano Giuseppe Olivieri.
L’itinerario,
piuttosto impegnativo poiché munito solo di corde metalliche, costituisce una variante
migliorativa della via ferrata alla Tofana di Mezzo. Esso ne rimpiazza il
tratto originario, ritenuto poco interessante, che dal piede delle
rocce saliva sulla Punta per cenge, canali e salti a destra
della cresta; raggiunge la sommità per l’aereo e panoramico spigolo SE e riprende parte della via di roccia aperta sulla parete E della cima nel 1943.
![]() |
Tofana di Rozes, Punta Anna e Tofana di Mezzo dal Bèco d'Aial, agosto 2008 |
Lo scrivente, all’epoca poco meno che quattordicenne, era presente con il padre e un suo collega all’inaugurazione della ferrata, e ricorda bene la scivolata del Parroco-Decano di allora Mons. Angelo Dapunt su una ripida lingua di neve che resisteva ai
piedi della parete, prontamente arrestata da due guide di Cortina presenti alla cerimonia.
Con
le stesse guide in testa e in coda alla piccola comitiva, percorsi poi la ferrata, giungendo in vetta con l’emozione che solo un ragazzo di quattordici anni può provare e chiudendo la giornata al Rifugio Giussani,
inaugurato ufficialmente due mesi più tardi.