Un episodio della storia dolomitica che merita sicuramente di essere approfondito, non fosse altro che per l'incertezza nell'esatta collocazione temporale, riguarda la prima salita invernale del Monte Cristallo. Tentata da Santo Siorpaes e Moritz Holzmann già sette anni dopo la conquista, nel gennaio del 1872, ma fallita per l'eccessivo innevamento, l'ascensione riuscì alla guida Pietro Dimai Deo con Bortolo Alverà, quest’ultimo apparso e subito scomparso dalla storia delle Dolomiti poiché non era un alpinista, ma l’Imperial Regio Maestro Stradale (come Santo Siorpaes, ma sulla strada del Passo Tre Croci). Piero de Jenzio (1855-1908) e Bortel de chi de Pol (1849-1922) vinsero il Cristallo il 22 novembre 1882. Per qualche fonte, per alcune altre, invece, era il 22 febbraio, quindi esattamente 129 anni fa). La guida aveva ventisei anni, e il suo compagno di cordata trentatrè, moglie e figli. Le maggiori difficoltà incontrate dai due ampezzani si dovettero sicuramente ascrivere al freddo, giacché l’itinerario si svolge fra i 2808 e i 3216 m di quota; le difficoltà sono alla portata di ogni alpinista che abbia piede fermo e abitudine all’esposizione, ma d'inverno le pareti poco ripide sono le peggiori, e non credo che in centotrent'anni quell’invernale abbia avuto ripetizioni a iosa. Chissà come Piero e Bortel videro la valle d’Ampezzo dalla cima del Cristallo: i suoi villaggi, i campi e i prati coperti di neve e immersi nel silenzio, un quadro da presepio che purtroppo non raccontarono per iscritto e si può solo immaginare. Quella fu la prima salita invernale di una montagna in Ampezzo, bissata nove anni dopo, il 10 dicembre 1891, dal medesimo Piero col cugino Tone e la cliente olandese Jeanne Immink sull’ancor più impegnativa, anche se molto più bassa Croda da Lago.
Cristallo e Piz Popena da Tre Croci, fine '800 (racc. E.M.) |