1 dic 2022

Antiche fotografie di montagna: le guide alpine ampezzane del 1901

Una suggestiva fotografia della vecchia Cortina è senz'altro quella, utilizzata nel 1983 per la copertina del volume su "Le guide di Cortina d’Ampezzo" di Franco Fini e Carlo Gandini, edito da Zanichelli. L’immagine ha una data e un luogo precisi: fu ripresa il 2 novembre 1901 davanti all’Osteria al Parco – Weinstube di Teofrasto Dandrea, nella piazza adiacente la Chiesa Parrocchiale. Non escludiamo che sia opera di Emil Terschak, fotografo e alpinista boemo insediatosi nel 1893 a Cortina, dove aprì un atelier di fotografia e stampa di cartoline.
Essa immortalava le guide e i portatori alpini in esercizio quell’anno nella valle d’Ampezzo. Vi compaiono oltre 30 persone, non tutte guide: ci sono anche il proprietario dell’Osteria ospitante  e reggente pro-tempore della Sezione locale dell’Alpenverein; l'albergatore Annibale Verzi; il giovane medico Angelo Majoni; il Capitano Distrettuale, il maestro Giuseppe Lacedelli, donne, bambini e ragazzi, tra i quali l’undicenne Fritz Terschak, che diventerà un punto di riferimento per l'alpinismo e lo sport ampezzano.
Dalle carte consultate per la compilazione del libro sopracitato, si evince che la Direzione del Club Alpino, in previsione della riunione, diramò un invito «a tutte le guide, pregando di voler comparire infallantemnte sabato 2 novembre 1901 alle ore 12 precise nella Piazza dell’Osteria al Parco, in costume da guida con corda e piccone nonché distintivo, per fare la progettata fotografia, e tenere dopo la Seduta generale.»
L'invito ha una simpatica postilla: «con multa di 30 soldi a chi non comparisse!» E questa postilla, la severa Direzione del Club Alpino non mancò di applicarla: delle ventinove guide invitate, la dovettero pagare in sette, che non si videro all’Osteria, ovviamente ognuna per i propri motivi. Gli inosservanti, consegnati alla storia dell’alpinismo, furono Antonio Lacedelli da Rone portatore, Luigi Menardi de Zinto guida, Arcangelo e Serafino Siorpaes de Valbona guide, Giuseppe Siorpaes Refo portatore, Pietro Siorpaes de Santo guida e Luigi Picolruaz Nichelo guida.
Si può immaginare come sia andata quella giornata novembrina, in cui le montagne erano sicuramente già velate di neve, i primi quattro rifugi d'Ampezzo già chiusi, il turismo assente: si ritrovava un pezzo della comunità locale, un pezzo importante che è rimasto nelle cronache per quanto fece per lo sviluppo della conoscenza dell’ambiente e della frequentazione turistica.
Oggi, cento e passa anni dopo, suscita un po’ di curiosità rivedere tutte quelle facce barbute, quelle divise, quelle corde e quelle piccozze!

Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria

Ernesto Majoni e Roberto Vecellio, Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria , pp. 96 con foto b/n e a colori, Cai Cortina...