22 mar 2021

Montagne d'inverno, o quasi

Se, come si trova nelle fonti, la prima scalata d’inverno sul Cristallo fu quella compiuta il 22 novembre 1882 da Pietro Dimai, ottima guida ampezzana con il Maestro Stradale, fra l’altro poco avvezzo alla montagna, Bortolo Alverà, non si capisce perché non sia mai stata asseverata con uguale logica la prima invernale del Sorapis. L’impresa arrise invece al Tenente veneziano Pietro Paoletti, reduce da alcune salite sulle cime tra San Vito e Cortina, compiute nell’autunno 1881 (secondo la sua testimonianza, in condizioni invernali) con i fratelli e guide sanvitesi Arcangelo e Giuseppe Pordon, il 26 novembre del medesimo anno 1881.
Giudicando inerenti all’inverno meteorologico solo le ascensioni compiute con successo tra il solstizio d’inverno e quello di primavera (cioè tra il 21 dicembre e il 21 marzo; non sarebbe stata quindi invernale neppure la prima ascensione della Croda da Lago, opera di Jeanine Immink con Antonio e Pietro Dimai, il 10 dicembre 1891), l’alpinista Giorgio Brunner di Trieste rivendicò - con un filo di polemica - come sua la conquista del Sorapis d’inverno, portata a termine con l'amico Ovidio Opiglia il 17 marzo 1938.
Punta Nera, marzo 2021 (foto I.D.F.)
Possiamo pure pensare che Brunner, esperto di salite d’inverno anche su vette impegnative (solo tra Ampezzo e Auronzo il Piz Popena, la Cima Cadin di San Lucano, il Cristallino di Misurina, la Punta Nera e la Zesta), avesse ragione; si deve però aggiungere, nel dubbio, che il Sorapis fu salito agli sgoccioli della stagione invernale vera e propria, e forse in condizioni meno severe rispetto a quelle del tardissimo autunno o del cuore dell’inverno.
Già in novembre, su vette elevate, ombrose e severe come il Cristallo e il Sorapis, si possono incontrare bufere, vento, neve e ghiaccio, ordinarie in inverno, che quindi smentirebbero il rispetto del calendario, e forse queste condizioni trovarono pure Paoletti e le guide cadorine, centoquaranta anni or sono.
Oggi questo calcolo pare avere minor senso, tanto è vero che chi scrive salì la parete della Punta Fiames in dicembre, gennaio e marzo e anche, restando sull'escursionistico, raggiunse il remoto Castel de ra Valbones in dicembre; in ognuna delle quattro occasioni, le condizioni meteorologiche e ambientali erano assolutamente tardo-estive.

Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria

Ernesto Majoni e Roberto Vecellio, Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria , pp. 96 con foto b/n e a colori, Cai Cortina...