18 feb 2022

"Don Claudio e la luna", un ricordo del "Prete Volante"

“Don Claudio e la luna” di Fabio Bristot “Rufus”, edito da DoloMedia di Belluno nell’autunno 2021, propone il ricordo di Don Claudio Sacco Sonador di Dosoledo, scomparso il 2 dicembre 2009 sotto una valanga, che lo travolse mentre scendeva al chiaro di luna dalla piramide erbosa e di solito mansueta del Monte Pore, presso il Passo Giau. Il religioso fu ritrovato soltanto tre giorni più tardi, dopo una ricerca complessa e impegnativa, che coinvolse numerose Stazioni del Cnsas, gruppi e volontari.
La croce dedicata nel 2010 a Don Claudio,
lungo la salita al Monte Pore
 

Il rinvenimento dello sfortunato sacerdote fu però agevolato dal fatto che “Rufus”, che faceva parte dei soccorritori intervenuti, era venuto in possesso di alcune foto (presenti nel libro), scattate verso il Pore dal Passo Giau dal fotografo dilettante Virgilio Sacchet, proprio la sera del 2 dicembre, senza minimamente sapere che cosa e - soprattutto - chi stesse riprendendo nei suoi ultimi istanti di vita terrena.
Nell’introduzione, Bristot – che ha scritto il libro assolvendo a un debito interiore, di memoria e commossa gratitudine verso Don Sacco - spiega: «Questo scritto non è una biografia quanto, piuttosto, il tentativo di far conoscere il messaggio di don Claudio perché la narrazione, pur con tratti a volte magari imprecisi, vorrebbe raccontare della sua “caratura”, vorrebbe accompagnarci ancora una volta nella sua stessa vita». E poi: «Ho voluto tratteggiare non solo il sacerdote, ma anche, come mi sono detto in tutti questi anni, l’uomo con le vesti di sacerdote, la cui l’umanità e la cui caparbia volontà di essere con carità tra gli uomini rimangono i tratti salienti».
I 16 capitoli del libro, la cui lettura commuove soprattutto chi ebbe familiarità col sacerdote, ripercorrono e uniscono le esperienze di un vulcanico educatore, missionario, musicista, alpinista e sciatore (detto il "Prete Volante"), che negli anni ‘70 fu cappellano a Cortina e si distinse in impegnative scalate e discese sci alpinistiche, e dell’autore, iscritto al Cnsas dal 1994, che nell’ambito del soccorso in montagna ha coperto vari incarichi dirigenziali locali e nazionali, ed è tuttora attivo su vari fronti.
Patrocinato dal Comune di Comelico Superiore, dalla Regola di Dosoledo, dalle Regole d’Ampezzo e dalla Parrocchia–Decanato di Cortina, nonché da alcune ditte bellunesi, il libro ricorda a tutti i lettori un grande appassionato e cantore della montagna. Come ha scritto il fratello Don Sergio nel saluto iniziale: «Non cesseremo mai di ringraziare l’autore per questa sorpresa che ha rinnovato ricordi e rimpianti, mitigati questi dalla certezza che il nostro Don Claudio, dal cielo, forse fischiettando il motivetto che ha scritto quella notte sul libro di vetta, continua ad amarci ed è sempre vicino a noi.»
Quando Don Claudio scomparve, chi scrive "vantava" un vecchio credito col "Prete Volante", conosciuto a Cortina negli anni dell’adolescenza. Il sacerdote, infatti, mi aveva promesso la salita dello Spigolo Jori della Punta Fiames, in premio per il primo esame che avessi superato all'Università. Il primo esame lo superai nel marzo 1978, ma sullo spigolo non ci legammo mai. Quando la notizia della valanga si diffuse in paese, mi tornarono subito in mente due episodi: la promessa dello Spigolo fattami oltre trent'anni prima sotto il nostro campanile, e la salita della ferrata Strobel della Punta Fiames, che avevo percorso col Don e altri ragazzi, all'insaputa dei miei famigliari, nel settembre 1972.
Il Signore ha chiamato anzitempo a sé, in una notte di plenilunio, quel sacerdote alpinista e spericolato sciatore: oggi, come altri paesani, ne porto un affettuoso ricordo, ravvivato da questo bel libro.

Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria

Ernesto Majoni e Roberto Vecellio, Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria , pp. 96 con foto b/n e a colori, Cai Cortina...