2 lug 2012

La Piccola Croda Rossa e le sue vie d'accesso


Ho calcato circa 10 volte la vetta della Piccola Croda Rossa, montagna aspra ma alpinisticamente non difficile, che fronteggia ad ovest la sorella maggiore e  apre suggestive vedute verso Fanes, Sennes e Braies. 
La Piccola Croda Rossa d'inverno,
da Sennes
In tutte le uscite ho  seguito lo stesso percorso, che chiamerei "via normale ampezzana": dal laghetto ormai quasi asciutto di Rémeda Rossa, per evitare il lungo giro di Forcella Cocodain, si sale direttamente per ripidi dossi erbosi e sassosi, senza tracce né indicazioni ma con una certa logica, fino in cresta, uscendo sulla Rémeda Rossa e lì innestandosi nella via normale, segnalata con radi bolli rossi e ometti, che proviene dal Rifugio Biella. 
In discesa, ho sempre seguito l'aspra, suggestiva dorsale delle Jeralbes, già relazionata da Berti, lungo la quale si giunge alla Crosc del Grisc, poco sotto il lago di Rémeda Rossa sul sentiero che scende a Ra Stua. 
Per visitare la cima ci sarebbero anche altre  opportunità, utilizzabili in ambo i sensi,  che necessitano comunque  di esperienza e disinvoltura. La prima segue il canale tra la Rémeda Rossa e la Croda, che s’imbocca dal citato laghetto. Il canale, già noto ai cacciatori, non presenta problemi alpinistici, e da ultimo va rimontato sul lato sinistro orografico, fino alla sella tra la Rémeda e la Piccola (informazioni M.A. e I.P.).
La seconda possibilità, percorsa perlopiù in discesa, si stacca dalla cresta delle Jeràlbes e mediante un franoso canale con tracce d’ungulati, consente di raggiungere la Val Montejèla e il Bivacco Dall’Oglio (informazioni S.L.). 
Le due possibilità, note a pochi e prive comunque di  indicazioni e facilitazioni,  ravvivano una via normale fisicamente impegnativa, pregevole e tutto sommato  un po’ noiosa, vista la distesa di pietrame e detriti che bisogna rimontare per giungere in vetta. 
Da qualsiasi parte si affrontino, sui declivi della Piccola è poi abbastanza usuale sorprendere ungulati, che lassù hanno uno degli habitat ampezzani preferiti e si possono fotografare. Per farlo, comunque, occorrono prontezza, silenzio e rispetto!

Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria

Ernesto Majoni e Roberto Vecellio, Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria , pp. 96 con foto b/n e a colori, Cai Cortina...