10 lug 2020

Corno d'Angolo, breve ma intenso

Se ne è scritto già molto: del resto, le esperienze coinvolgenti non si scordano facilmente, e tornano spesso alla memoria.
Riproponiamo quindi la gita sul Corno d’Angolo, ricordando che nell'estate 2008 il Cai Cortina decise di far conoscere la cima anche ai propri soci, e la propose con successo a una ventina di amici, giunti anche da fuori provincia.
Il Corno si riconosce da lontano per la sagoma slanciata, che spicca originale dalla strada fra il Passo Tre Croci e Misurina. Mentre però lo spalto esterno, che cade verticale per 200 metri su uno zoccolo detritico, nel 1933 offrì a Comici e Del Torso lo spunto per un itinerario arduo e poco ripetuto, verso l’interno il Corno si eleva di poco da una solitaria conca di massi e ghiaie che s’insinua fin sotto l’adiacente Croda di Pousa Marza.
Proprio da quel versante si svela, con passi pressoché elementari, la via più semplice per raggiungere la cima.
Dall'insellatura su cui campeggiano gli ultimi resti del rifugio Popena, ci si porta su una cresta fra le cime. La si asseconda piegando verso sinistra su ghiaie e rocce e, con difficoltà contenute ma sempre con un po' di attenzione, ci si spinge sugli esposti blocchi della vetta, dove da un paio di stagioni un nuovo libretto accoglie firme e pensieri di chi sale.
Il Corno d'Angolo (foto C.B.)
Considerata la brevità e la relativa facilità d’accesso, non si sa chi sia giunto sul Corno per la prima volta, e quando; è probabile che fosse noto ai cacciatori cadorini e pusteresi anche prima del fondamentale studio sull'area tra Cristallo e Popena, edito da Wenzel Eckerth a Praga nel 1891.
A chi visita il Corno, sapere chi lo salì per primo non cambia la vita; basta uscire dalle tracce battute e toccare un'elevazione di impegno contenuto, silenziosa e fortunatamente poco usurata, sulla quale oggi ci accoglie soltanto un bastone infisso fra due blocchi.
Al cospetto di tanta grandezza, riesce più facile pensare, rievocare ricordi, ideare nuovi progetti.

Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria

Ernesto Majoni e Roberto Vecellio, Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria , pp. 96 con foto b/n e a colori, Cai Cortina...