Questa volta propongo ai lettori una curiosità di carattere storico-ecclesiastico più che alpinistico, comunque legata alla montagna, visto che riguarda sempre la valle d'Ampezzo.
Nell'ultimo sessantennio, la nostra Basilica Minore dei Santi Filippo e Giacomo ha accumulato una vasta bibliografia: sono almeno una decina, infatti, le pubblicazioni
su di essa, di cui la più recente è "Pietre vive", opera del 2011 di sei autori locali ristampata per la seconda volta nello scorso autunno.
Tutti i testi si diffondono sui pregi storici, architettonici e artistici
del settecentesco edificio di culto, ma - salvo errori - nessuno cita, nemmeno di striscio, l'elemento noto agli ampezzani come “el
bràzo del pùlpito”.
Dal “pùlpito”, ossia il palco ricoperto da un piccolo tetto e situato nella parte sinistra della
Basilica, sopra il portone che vi accede dal corso principale - sul quale parlava il predicatore in tempi lontani - sporge un
braccio ligneo, vecchio di almeno 180 anni, che regge un crocifisso.
Rimesso al suo posto qualche anno fa, dopo essere stato rinforzato
per scongiurarne il crollo, è noto agli ampezzani come “el
bràzo del pùlpito”, e stranamente non si trova citato in
testi di storia o storia dell'arte, ma ... in un vocabolario!
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"El bràzo del pùlpito" |
"Cortina
d'Ampezzo nella sua parlata. Vocabolario ampezzano con una raccolta
di proverbi e detti dialettali usati nella valle", edito nel 1929 dal medico Angelo Majoni, nella sezione “Raccolta
di proverbi e modi di dire ampezzani”,
paragrafo “Lavoro,
riposo”, riporta
infatti un detto: 'Crédesto
ch'ebe 'l brazo del pulpito?',
'Credi che abbia il
braccio del pulpito?',
che forse da piccolo udii in famiglia anch'io.
Majoni spiegava il detto con queste parole: '... sul
pulpito della parrocchia c'è un braccio di legno, che da oltre 100
anni tiene in mano un crocifisso; il significato dunque è: pretendi
un po' troppo.'
Il
braccio col crocifisso quindi, pur privo di particolari pregi
architettonici o artistici, fu così importante per la gente di Cortina da generare persino un detto. In considerazione del suo valore
storico e devozionale, merita uno sguardo da chi entri in
Basilica e si soffermi, con occhio appena un po' curioso, sulle peculiarità dell'edificio.