5 mag 2023

Torre Wundt 85

A chi segue le ricorrenze dell’alpinismo, ricordo che - ai primi del prossimo settembre - cadrà l’85° anniversario di un itinerario celebre e molto apprezzato dagli appassionati di vie di difficoltà classica, comode e panoramiche, su pareti solide e ben protette, con un rientro rapido ed un punto d’appoggio non distante.
Il fortunato itinerario così descritto segue la fessura che solca il lato sud-est della Torre Wundt, perla dei Cadini di Misurina che si alza di fronte al rifugio Fonda Savio e fu salita da Theodor von Wundt con Mansueto Barbaria e Giovanni Siorpaes di Cortina nel 1893. Scopritori del tracciato qui citato, il 7 settembre 1938, furono due uomini che potevano essere padre e figlio. Il primo era Piero Mazzorana, giunto da Longarone in Auronzo, dove a ventisei anni divenne guida, già noto per la sua perizia. Lo seguiva il conte Sandro del Torso, udinese che – dopo aver scoperto la montagna in età matura - nel periodo 1932-1942 s’intestò sulle Dolomiti trentaquattro nuove vie, salite con i migliori alpinisti e guide dell’epoca.
La Torre d'inverno (Foto F.G., 2023)

Nel 1938 del Torso iscrisse nel suo palmares cinque vie e Mazzorana ne scoprì tre, tra le quali un’altra sulla Torre Wundt, parallela ma meno nota, dove il 20 settembre portò Ilde Scarpa di Venezia. 85 anni dopo, la Mazzorana-Del Torso è sempre una delle salite più frequentate dei Cadini e merita attenzione per il percorso vario, su roccia solida e ben attrezzata. Essa si sviluppa in una serie di fessure e camini nel mezzo della parete e in alto piega a sinistra su gradoni che escono in cima. Prima che qualcuno la ripetesse ci vollero quattro anni: la seconda salita infatti si dovette, il 14 agosto 1942, a Pavesi e Carreri di Mantova, in licenza nelle Dolomiti prima d’iniziare il corso ufficiali. Trascorse poi ancora del tempo prima che qualcuno si avventurasse lassù d’inverno; lo fecero i triestini Baldi e Scarpa, l’11 marzo 1956.
Lo scrivente, in gioventù assiduo visitatore della Torre e del vicino rifugio, la conobbe nel 1981 e vi salì poi spesso. Il 7 settembre 1988 era pronto per celebrare degnamente, con una delle tante salite, il 50° della via. Sarebbe stata un’occasione importante, ma all’ultimo momento la compagna di cordata diede forfait, e la giornata prese un’altra direzione. Fu un vero peccato!

2 mag 2023

2023: alcuni anniversari legati alle Dolomiti

Guardando le montagne, nello specifico le Dolomiti che circondano la valle d’Ampezzo, il 2023 risulta un anno ricco di ricorrenze che, se le citassimo tutte, potrebbero riempire pagine a profusione.
Iniziando con un 160° anniversario, troviamo che il 29 agosto 1863 – con la prima ascensione della Tofana di Mezzo da Forcella Fontananegra – prendeva piede l'esplorazione e la conquista delle vette ampezzane. La salita spettò al giovane Paul Grohmann, accompagnato per l’occasione dal maturo cacciatore, orologiaio, armaiolo e patriota Francesco Lacedelli "Checo da Melères", prima guida di Cortina.
150 anni fa, il 9 aprile 1873, nasceva un’altra guida, Bortolo Barbaria – noto come l’uomo dei camini. Questi, da esperto di camini rocciosi, lasciò il suo nome a una via molto ambita nel primo ‘900, il Camino Barbaria sul versnte nord del Becco di Mezzodì, datato 19 agosto 1908.
Sono cento quarant'anni invece dacché, sulla facile e panoramica cima del Nuvolau "di mezzo", apriva la capanna Sachsendank, primo ricovero alpino del territorio, voluto dalla neonata Sezione Ampezzo del Club Alpino Tedesco-Austriaco. Il giorno dell’inaugurazione, 11 agosto 1883, fu anche funestato dalla mortale caduta della guida quarantunenne Giuseppe Ghedina Tomasc, presente alla festa e precipitato tra i dirupi, in circostanze mai del tutto chiarite.
Risale al 1893, dunque ha cento trent'anni, invece, la prima campagna alpinistica in Ampezzo del musicista torinese Leone Sinigaglia, che esplorò con successo molte cime del circondario e il 5 settembre - con la guida Pietro Dimai Deo - si aggiudicò lo spigolo nord della Croda da Lago, divenuto poi celebre come “Cresta Sinigaglia”.
Le vette della Croda da Lago (Foto E.M.)

1903, cento vent'anni fa: nascevano due ottime guide degli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso, Giuseppe Dimai Deo e Celso Degasper, che si legarono spesso insieme in occasione di prime ascensioni e di salite con clienti.
1913: risaltano alcune ricorrenze minori; tra esse, in settembre, l’ultima via nuova della guida Antonio Dimai Deo, con le valorose sorelle ungheresi Rolanda e Ilona von Eötvös, sulla Cima di Mezzo del Cristallo: una cresta di 700 metri, riscoperta soltanto una cinquantina di anni dopo.
Finiamo per ora con un compleanno di un secolo fa, quando sulle nostre montagne c’era poco da fare e tanto da rifare: il 1° marzo 1923 nasceva Albino Alverà Boni, uno dei fondatori del Gruppo Scoiattoli di Cortina, che avemmo il piacere di intervistare per la Rai 3 Ladina nel 1998 e ricordiamo con simpatia.

Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria

Ernesto Majoni e Roberto Vecellio, Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria , pp. 96 con foto b/n e a colori, Cai Cortina...