Prima che questo robusto inverno porti altra neve (ma solo al di qua del Passo Cimabanche, visto che in Val Badia, Val Gardena e in Pusteria finora i fiocchi non sono abbondati), siamo tornati in un rifugio scoperto solo l'anno scorso, dove il fine è senz'altro l'escursione a piedi, ma essa non può essere disunita dalla tentazione di proposte gastronomiche di lusso, quanto a qualità e presentazione.
Circa a metà fra la strada San Candido-Sesto e il Rifugio Gigante Baranci, al quale ogni inverno indirizziamo un paio di visite ma che di recente abbiamo un po' "tradito", c'è un altro rifugio, o forse un elegante ristorantino d'alta quota, che un impianto unisce al soprastante Rifugio Gigante Baranci, facendone un luogo frequentato perlopiù con gli sci ai piedi, ma aperto anche ai pedoni: lo Jora, quotato "soltanto" 1317 m.
Per raggiungerlo d'inverno senza sci o ciaspe, bisogna seguire l'accesso al Rifugio Gigante Baranci, che passa dagli inquietanti Bagni di San Candido e dalla cappella di San Salvatore ai Bagni, oggi ripristinata e suggestiva per il suo isolamento in mezzo ai boschi.
Poco oltre la cappella, dove la strada forestale s'impenna verso i Prati della Ferrara, un bivio a destra immette in un'altra forestale, che passa per un ampio recinto con le sorgenti d'acqua del Comune di San Candido, piega nel bosco a destra e con un lungo traverso quasi in piano, dopo un'oretta dalla partenza, termina presso il rifugio.
Durante l'avvicinamento, purtroppo, il panorama è molto scarso, ma la strada sulla quale si procede è piacevole, anche se domenica - per i nostri canoni - era alquanto affollata. Al Rifugio, visibile fin dalla piazza centrale di San Candido, d'estate si salirebbe più brevemente dal paese per un'altra ripida sterrata.
Giuntì lassù, al "dovere" della camminata, subentra poi il "piacere", ormai noto, del pranzo: una lista di pietanze con proposte degne di autentici gourmet. E, con questo, non ce ne vogliano gli altri rifugi e malghe della zona dove siamo stati, e dove torneremo.
Lo Jora, più ristorante che rifugio alpino ma che in ogni caso richiede almeno 60 minuti per essere raggiunto a piedi, è una meta deliziosa. Se poi, oltre al canonico tè caldo, ci si lascia coinvolgere da qualche sfiziosa proposta dello chef Markus, l'escursione è davvero completa: e ... Trip Advisor ringrazia!
Circa a metà fra la strada San Candido-Sesto e il Rifugio Gigante Baranci, al quale ogni inverno indirizziamo un paio di visite ma che di recente abbiamo un po' "tradito", c'è un altro rifugio, o forse un elegante ristorantino d'alta quota, che un impianto unisce al soprastante Rifugio Gigante Baranci, facendone un luogo frequentato perlopiù con gli sci ai piedi, ma aperto anche ai pedoni: lo Jora, quotato "soltanto" 1317 m.
Per raggiungerlo d'inverno senza sci o ciaspe, bisogna seguire l'accesso al Rifugio Gigante Baranci, che passa dagli inquietanti Bagni di San Candido e dalla cappella di San Salvatore ai Bagni, oggi ripristinata e suggestiva per il suo isolamento in mezzo ai boschi.
Poco oltre la cappella, dove la strada forestale s'impenna verso i Prati della Ferrara, un bivio a destra immette in un'altra forestale, che passa per un ampio recinto con le sorgenti d'acqua del Comune di San Candido, piega nel bosco a destra e con un lungo traverso quasi in piano, dopo un'oretta dalla partenza, termina presso il rifugio.
Durante l'avvicinamento, purtroppo, il panorama è molto scarso, ma la strada sulla quale si procede è piacevole, anche se domenica - per i nostri canoni - era alquanto affollata. Al Rifugio, visibile fin dalla piazza centrale di San Candido, d'estate si salirebbe più brevemente dal paese per un'altra ripida sterrata.
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Rifugio Jora, 15/12/2013 (photo: courtesy of idieffe) |
Giuntì lassù, al "dovere" della camminata, subentra poi il "piacere", ormai noto, del pranzo: una lista di pietanze con proposte degne di autentici gourmet. E, con questo, non ce ne vogliano gli altri rifugi e malghe della zona dove siamo stati, e dove torneremo.
Lo Jora, più ristorante che rifugio alpino ma che in ogni caso richiede almeno 60 minuti per essere raggiunto a piedi, è una meta deliziosa. Se poi, oltre al canonico tè caldo, ci si lascia coinvolgere da qualche sfiziosa proposta dello chef Markus, l'escursione è davvero completa: e ... Trip Advisor ringrazia!