Quest’anno non mi sfugge il compleanno: l’83°, dello spigolo sud-est del Sas de Stria, salito per la prima volta da Andrea Colbertaldo e Lorenzo Pezzotti di Vicenza il 1° agosto 1939, ripetuto d'inverno nel marzo 1953 da Marino Dall'Oglio e compagni ed ancora molto frequentato.
Negli anni ’70-’80 la via, che segue lo spigolo sul lato sinistro - guardando da Falzarego - della cima slanciata e solitaria che incornicia il Passo, per noi era un classico. L'itinerario segue l’elegante e ripido spigolo e sotto il bianco strapiombo finale nasconde due opzioni: l'originale è la più bella, la più semplice ricalca un itinerario di alpinisti austriaci del 1908.
Ben chiodata già negli anni ‘60, la Colbertaldo-Pezzotti è una via amata, soprattutto nelle stagioni intermedie, da corsi di roccia e per allenamento. Accesso e rientro sono quasi da palestra: alla base dello spigolo si giunge in meno di mezz'ora per ripida traccia dalla strada che sale al Passo Valparola, e al ritorno si segue la normale del Sas, che non ha difficoltà di rilievo, anche se un po' di attenzione non è superfluo, visto che di incidenti ne succedono molto spesso.
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Sas de Stria, Passo Falzarego e Lagazuoi Piccolo, anni '60 |
L’ultima volta condussi lassù un amico di pianura, che penso non avesse mai arrampicato. Usciti in cima, convinto che - data la bella giornata tardo-primaverile, e la salita che avevamo compiuto in solitudine e tranquillità - il mio compagno di cordata fosse soddisfatto, aspettavo un apprezzamento sulle rocce dove "ero di casa" da tempo.
Con aria un po' scocciata, invece l’amico brontolò che una salita che finisce su una cima raggiungibile da turisti, dove ci si ferma a schiamazzare allegramente e non mancano i rifiuti (ma quante ce ne sono, di cime così...), per lui non aveva tanto senso.
Forse anche un po’ amareggiato da questa risposta, da allora non salii più lo spigolo del Sas de Stria.