La croce di vetta del Lungkofel e sullo sfondo il Picco di Vallandro, dal Sasso del Pozzo, 12/11/2005 |
Il Lungkofel, malamente detto in italiano Monte Lungo, è posto lungo il ramo della Val di Braies che sale a Pratopiazza, domina i Prati Camerali e si eleva a quota 2282 m.
La cima appartiene al gruppo del Picco di Vallandro e tramanda un fatto storico che, seppure mai ufficialmente asseverato, riveste una curiosa importanza per la cronologia dell’alpinismo.
Si tratta della memoria del passaggio in zona, nell’estate 1790, del Barone Franz von Wulfen (Belgrado 1728 - Klagenfurt 1805), botanico, geologo e alpinista austriaco, scopritore della Wulfenia carinthiaca e della wulfenite.
Secondo le fonti, dal pianoro dell’Alpe Serla il solitario pioniere sarebbe montato in vetta al “Landkogel”, che si è potuto in seguito individuare, con un discreto margine di sicurezza, nel Lungkofel.
Una tradizione inveterata affermerebbe che fu quella, e non l'Antelao o il Pelmo quindi, la prima elevazione dolomitica salita a scopo puramente alpinistico-sportivo.
Oltre che per la storia e l'ascensione, non difficile né eccessivamente frequentata, il Lungkofel interessa per la parete W, alta quasi 400 m, che incombe verticale e giallastra sui diruti Bagni di Braies Vecchia. Tra la fine degli anni '40 e i primi anni '50 del secolo scorso, essa è stata salita per due vie da Marino Dall’Oglio e per una terza, più difficile, da Hans Frisch, ma è lecito credere che oggi non vi si avventuri più nessuno.
Il Lungkofel si può salire, con una camminata abbastanza lunga ma senza passaggi di roccia, partendo dai Bagni di Braies Vecchia, passando per Malga Pozzo e seguendo per buona parte l'accesso al prospiciente, noto Monte Serla.
Per la posizione abbastanza isolata, anche il nostro monte, come il Serla, svela dalla sommità un bel panorama a 360° sul Picco di Vallandro, sul lato N della Croda Rossa d’Ampezzo, sulla valle di Braies e sulle Dolomiti di Valdaora.
La parete W del Lungkofel dai Prati Camerali, 12/11/2005 |
La sua salita può essere combinata con quella del Serla, che lo sovrasta di circa 100 m (le due cime distano circa 45 minuti), in una gita pregevole e gratificante.
Finché non nevicherà troppo, il Lungkofel, a mio giudizio, si può ancora salire: senza dubbio offrirà a chi lo va a conoscere una buona soddisfazione alpinistica, panoramica e, perché no, anche storica.
Nessun commento:
Posta un commento