Propongo un ricordo della salita per la via normale sulla Croda de Pousa Marza (2504 m), piccola cima del gruppo del Cristallo, di rilevanza limitata ma calcata da alpinisti illustri.
La Croda de Pousa Marza, dalla via normale del Corno d'Angolo (foto E.M., 31/8/2008) |
Dopo la conquista da parte della guida pusterese Michl Innerkofler con la giovane Mitzl Eckerth, avvenuta il 29/7/1884, la salirono anche personaggi famosi: da Severino Casara a Dino Buzzati con la guida Giuseppe Quinz, dagli Scoiattoli Raniero Valleferro e Alberto Dallago per una via nuova nell'aprile 1976 all'amico bellunese scomparso Claudio Cima, fino a Luca Visentini, che nella sua guida "Gruppo del Cristallo" ne propose una relazione completa ed esauriente.
Già due anni prima che uscisse il volume di Visentini, però, dopo averla osservata a sufficienza dalla dirimpettaia, più semplice ma altrettanto poco nota cima del Corno d’Angolo, m'ero inventato di salire sulla Croda, e lo feci il 9/7/1994 con Roberto, sfruttando la descrizione, laconica ma soddisfacente, che trovai nella guida Berti.
Salimmo così una lunga parete di roccia buona fra il II e il III grado di difficoltà, senza trovare chiodi né alcun'altra traccia umana; ritenemmo la via interessante, perché ci schiuse l’accesso ad una montagna abbastanza massiccia e dalle belle forme, ma misconosciuta dagli alpinisti.
Salimmo così una lunga parete di roccia buona fra il II e il III grado di difficoltà, senza trovare chiodi né alcun'altra traccia umana; ritenemmo la via interessante, perché ci schiuse l’accesso ad una montagna abbastanza massiccia e dalle belle forme, ma misconosciuta dagli alpinisti.
La seconda salita della Via Innerkofler dovette attendere sei anni esatti dalla prima, e fu appannaggio del germanico Emil Artmann, non si sa se in solitaria o con altri, il 29/7/1890. Lo testimonia il terzo volume di ”Die Erschliessungen der Ostalpen” (1894).
In sé la notizia dirà molto poco, ma dimostra che un secolo fa e più le cronache annotavano tutte le prime salite e le prime ripetizioni anche delle cime dolomitiche meno appariscenti, qual è proprio la Croda de Pousa Marza, che né Roberto né io abbiamo dimenticato e additiamo all'altrui curiosità..
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