A quota 1950 m nel
gruppo della Croda Rossa, a circa un'ora dalla spianata di Cianpo de
Crosc, se ne apre un'altra, più piccola e
raccolta: il Pian de Socroda. Situato ad est e "sotto
la croda" da cui prende nome il gruppo montuoso, è una
radura di magro pascolo con qualche mugo; si estende ai piedi del
pulpito roccioso che sorregge la Val Montejela e rientra nell'antica
proprietà della Regola Alta di Larieto.
Ricco
d'acqua, il Pian de Socroda dà i natali a due sorgenti, le cui acque si gettano nel Ru de ra
Cuodes, affluente di quello che presso Pian de Loa diventerà il Boite. Il luogo è piacevole dal punto di vista ambientale, ma purtroppo un po' eroso nella parte alta dalle
ghiaie che ruscellano dai dirupi soprastanti. Non ho tenuto il conto delle visite che gli ho fatto negli anni, sia in salita sia in discesa, ma sono certo di non aver incontrato spesso rumorose compagnie...
La parte alta del Pian de Socroda, erosa dalle ghiaie (foto www.ilpalo.ner) |
Socroda si raggiunge per strada forestale da Ra Stua-Cianpo de Crosc, oppure da Lerosa traversando per tracce di bestiame (tizoi) segnalate anni fa.
Ci
si transita poi scendendo dal famoso "Sentiero 0", oggi ufficialmente chiuso, che iniziava dalla Crosc
del Grisc e, passando presso la Madonna della Solitudine, portava su al bivacco Pia Helbig Dall'Oglio in Val Montejela, smantellato - non senza qualche critica - nell'autunno 2013.
Il Pian de Socroda, parte del "cuore antico" del Parco Naturale delle
Dolomiti d'Ampezzo, è una radura più popolata dal bestiame che si sposta da Ra Stua che dagli escursionisti, e custodisce anche una memoria storica.
Vi passarono infatti, forse primi alpinisti, Grohmann, la guida Fulgenzio Dimai detto Jènzio Deo e il cacciatore
Angelo Dimai Pizo. Nell'estate 1865, i tre avevano pianificato la salita dell'inviolata Croda Rossa dal versante NO, ma sfortunatamente il tentativo fallì ad un passo dalla vetta, lasciando la primogenitura della Croda alle guide Santo Siorpaes Salvador e Christian Lauener con Whitwell, il 20 giugno 1870.
Oggi, oltre agli escursionisti, passano ancora per il Pian i rari appassionati che mirano a salire la Croda Rossa dalla Val Montejela, seguendo l'accesso di Grohmann: soprattutto in autunno, la radura è un'oasi nostalgica, in cui si percepisce ancora un'aura d'altri tempi. Quanti meravigliosi doni ci ha fatto la natura!
Oggi, oltre agli escursionisti, passano ancora per il Pian i rari appassionati che mirano a salire la Croda Rossa dalla Val Montejela, seguendo l'accesso di Grohmann: soprattutto in autunno, la radura è un'oasi nostalgica, in cui si percepisce ancora un'aura d'altri tempi. Quanti meravigliosi doni ci ha fatto la natura!
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