Forcella Zumeles, incisa nella dorsale dei Crepe omonimi nel gruppo del Pomagagnon, consente di passare da Cortina alla Val Padeon ed è un prezioso balcone sulla conca ampezzana.
Vi giunge dalla sella di Sonforcia, alla testata della valle, la carrareccia ex militare n. 205 che sottende quasi senza dislivelli, in un bosco silenzioso e magico, i Crepe de Zumeles.
Dal lato di Cortina vi sale invece il sentiero 204, rimasto per anni in cattive condizioni e rimesso a nuovo nel 1998 dalla Sezione del Cai locale con notevole dispendio finanziario.
Il sentiero si dirama dalla strada forestale che da Larieto porta a Mietres, e rimonta i ripidi pendii prativi, ricchi di toponimi e un tempo tutti falciati, delle Pale di Perosego.
Dopo il maltempo dell’autunno 1997, che diede il colpo di grazia ad un tracciato già penalizzato dalla natura del terreno su cui scorre, il sentiero venne rinforzato con traversine e passerelle e oggi offre un percorso abbastanza comodo, ma non banale soprattutto se affrontato in discesa e con pioggia o neve.
Vicino alla Forcella, accessibili dal sentiero 204 per un’angusta galleria, sempre più bassa perché va riempiendosi di ghiaia, si trovano i miseri resti di una postazione della 1a Guerra Mondiale affacciata su Cortina, dove anni fa, la sera del 14 agosto, brillava uno dei tanti falò in onore della Madonna.
Dalla Forcella, per una buona traccia segnata, si può raggiungere la Punta Erbing, ultimo rilievo del Pomagagnon, oppure scendere al Brite de Padeon, nel cuore della valle omonima.
Meta delle nostre gite fin da piccoli, quando si aveva poco tempo a disposizione, il valico merita anche solo una visita a sè, magari in autunno, quando le conifere che ammantano il versante N dei Crepe de Perosego si tingono di tonalità magnifiche.
Ricordo che tempo fa si vociferava di un impianto seggioviario che avrebbe dovuto sormontare la forcella partendo da Mietres, per allacciare questa zona al comprensorio del Cristallo.
Non mi competono giudizi di carattere tecnico od economico; penso soltanto che, naturalisticamente parlando, sarebbe una follia seppellire sotto ferro e cemento il lembo di natura selvaggia che attornia Zumeles e Perosego!
Non mi competono giudizi di carattere tecnico od economico; penso soltanto che, naturalisticamente parlando, sarebbe una follia seppellire sotto ferro e cemento il lembo di natura selvaggia che attornia Zumeles e Perosego!
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