Alla base della Tofana Prima, tra gli antichi alpeggi di
Rozes e Sotecordes, oggi deserti, a circa 2000 m di altitudine si cela una guglia dolomitica, visibile e raggiungibile in tempo abbastanza breve dalla SR48 delle Dolomiti che sale verso il Falzarego. Il suo valore alpinistico è pressoché nullo, ma anch'esso possiede una sua via di salita.
L’itinerario fu realizzato il 21 agosto 1958 da alcuni Scoiattoli di Cortina, dei quali non si conoscono i
nomi, soltanto a scopo di ripresa televisiva.
Il Cason de Sotecordes (foto www. regole.it) |
In quel momento quasi pionieristico della televisione,
infatti, era giunta a Cortina una troupe della Rai, guidata dal
regista trentino Gian Maria Tabarelli (1926-2004). Essa salì a Rozes e Sotecordes con il compito di seguire in diretta la salita del torrione, al quale naturalmente, nell’occasione fu dato il nome di “Torrione TV”.
Dell'ascensione, citata sotto l'anno 1958 da Gandini e Alverà nel volume che rivisitava “40 anni di prime salite e ripetizioni degli
Scoiattoli di Cortina” (edito dalla Cassa Rurale ed
Artigiana nel 1979 e che, 36 anni dopo, si potrebbe utilmente aggiornare e rimettere a disposizione di cultori e curiosi), purtroppo non vi sono altri dati.
Sarebbe interessante almeno conoscere i nomi dei membri della, o delle, cordate che salirono la via, qualche dettaglio di questa
(secondo Gandini e Alverà presentò difficoltà di sesto grado, e non comparve nell'edizione 1971 della guida "Dolomiti Orientali Volume I-Parte 1^" di Antonio Berti), se sia
stata ripetuta, se il Torrione, che non raggiunge molte decine di metri d’altezza, potrebbe avere rilievo anche oggi, magari come falesia in quota.
Non ultimo: sarebbe opportuno che qualcuno che conosce i canali giusti, riuscisse a ripescare dagli archivi della Rai e mostrare di nuovo, almeno in Ampezzo, il documentario che cinquantasette anni fa, ai primordi della TV di Stato, diffuse in diretta in tutto lo stivale i volti e la bravura
di alcuni Scoiattoli e la bellezza dei monti di Cortina.
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