Chi avrà salito per primo il Corno d’Angolo, e perché?
Già noto ai pionieri con il nome tedesco di Eckhorn, dovuto alla sua posizione alla testata dell'alta Val Popena, è il pilastro alla base del Piz Popena che domina snello la Strada 48 delle Dolomiti, all’altezza dell'alveo del Rudavoi. Da nord, la salita si presenta abbastanza agevole; raggiunta la sella con i ruderi del Rifugio Popena, per un ampio catino di pascolo, ghiaie e blocchi ci si porta ad una forcella della cresta e - per cenge e paretine detritiche - si continua fin sulla sottile e un po' malferma sommità, a quota 2430 metri.
Fino all'estate del 1933 il Corno non fu corteggiato da rocciatori poiché, pur essendo anche slanciate, le sue pareti non hanno un aspetto molto rassicurante. Il primo a trovare la fantasia e il coraggio per esplorarle fu Emilio Comici.
Due settimane dopo avere salito lo "Spigolo Giallo" della Cima Piccola di Lavaredo, il triestino superò infatti con Sandro Del Torso anche lo spigolo sud del Corno, incontrando un tratto di VI, “pericoloso, perché difficilmente i chiodi tengono”: ottimo, come biglietto da visita! Risulta che lo spigolo abbia avuto comunque qualche ripetizione, fra cui quella di alcuni Scoiattoli di Cortina una decina d'anni dopo la prima salita.
Il Corno, salendo da Misurina (foto L. Beltrame, aprile 2008) |
Nel 1955 due austriaci tornarono in vetta da sud-ovest, senza dare notizia del loro percorso; nel 2009, infine, due triestini hanno aperto un'altra via parallela allo spigolo, denominata "Veci muloni". Le vie più recenti saranno magari migliori della Comici, ma non penso che - oggi come oggi - siano in tanti ad avere stimoli per cercarle.
Dicevamo: chi avrà salito per primo il Corno d’Angolo, e per quale motivo? Cacciatori, quasi certamente; tra loro l'irruento pusterese Michl Innerkofler, che fino alla scomparsa sul Cristallo nel 1888 bazzicò spesso nel gruppo, e nel luglio 1884 salì la vicina Croda de Pousa Marza e una delle due Torri di Popena. Per lo spigolo del Corno mancavano ancora cinquant'anni di tecnica e attrezzatura, ma da nord sulla cima Michl salì quasi certamente, magari sulle orme di qualche camoscio ferito e tenendo la salita per sé!
Il breve accesso all'Eckhorn, intuitivo, segnalato con qualche ometto e un po' delicato per la friabilità, viene talvolta percorso anche d'inverno. Descritto per la prima volta solo nel 2012, nella guida di Majoni - Caldini - Ciri "111 cime a Cortina e dintorni", è una delle “carenze” nella cronologia della scoperta e conquista delle Dolomiti alle quali mancherebbe una conferma.
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