17 feb 2020

Scalatori inglesi sulle Dolomiti

Ah, gli inglesi! Se dalle isole britanniche non fossero sbarcati loro intorno al 1860 per visitare le Dolomiti, senza dubbio sarebbe venuto qualcun altro. Ma furono praticamente i primi, e così il merito dell’apertura al mondo dei Monti Pallidi, delle valli e dei paesi che li popolano, va attribuito a gallesi, inglesi, irlandesi e scozzesi. 
Una delle prime turiste a varcare la Manica per vedere i nostri monti fu Amelia Edwards, che camminò molto, ma non scalò grandi cime. Nel settembre 1857 arrivò John Ball da Dublino e, grazie una guida cadorina, salì il Pelmo; poi, via via, comparvero Tuckett, Freshfield, Phillimore e Raynor, Wall, Wyatt, Heath, Broome e Corning, solo per citare alcuni che hanno lasciato il nome nelle fonti. Questo fino alla Grande  Guerra: poi tutto cambiò e lo spirito della conquista si affievolì, cedendo il posto ad altri alpinismi. 
Con la loro presenza e metodicità, gli inglesi esplorarono le Dolomiti dal Brenta alle Pale di San Martino; anche a Cortina e nel Cadore frequentarono quasi tutti i gruppi montuosi. Nell'agosto del 1890 Sidney Jones e poi E.M. Cockburn furono i primi a salire, guidati da Antonio Constantini, la Croda Longes e la Croda del Pomagagnon nella valle d'Ampezzo. 
Dal 1896 al 1900, grandi cose fece la coppia John S. Phillimore - Arthur G.S. Raynor, con nuove vie sul Catinaccio, Tofana, Croda da Lago, Cristallo, Pomagagnon, Antelao, Tre Cime, Paterno. I due lasciarono la sigla su diverse vie: si ricorda l’ardito Ago Inglese, lungo l’accesso alla via normale della Croda da Lago (forse salito da Phillimore con Antonio Dimai e Agostino Verzi nell'estate 1899, di rientro dall'ascensione del Campanile Federa). 
Piz Popena sulla ds., con la cresta S
della via Inglese (foto E.M., 2003)
Poi la quinta delle Cinque Torri, detta proprio Torre Inglese, salita da G.W. Wyatt con Sigismondo Menardi e Angelo Maioni nel 1901; due Vie Inglesi in Tofana, di cui la più nota è quella sulla parete SO della Tofana II (Phillimore e Raynor con Dimai e Giuseppe Colli, agosto 1897); il Passo Phillimore, punto più ostico della prima via sulla parete S della Costa del Bartoldo del Pomagagnon, dove salirono  Phillimore e Raynor con Dimai, nel 1899. Infine, anche il Piz Popena ha la sua via Inglese sulla cresta S, salita da Phillimore, Raynor, Dimai, Michl Innerkofler, Zaccaria Pompanin nel 1898. Sugli alpinisti, e sulle alpiniste inglesi si è già scritto a profusione e approfonditamente: qui ci limitiamo a constatare che, soprattutto per la conoscenza delle crode d'Ampezzo, le cordate d'oltre Manica furono fondamentali, e la storia non le ha dimenticate. 

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