14 mar 2020

In ricordo di Candido Bellodis, Scoiattolo e guida

Ieri se n'è andata la seconda guida ampezzana in ordine di età, tra quelle ancora in vita: Candido Bellodis, il "Fantorìn". Valente artigiano lattoniere, Bellodis era nato nel 1932; divenne guida autorizzata nel 1956 e fu anche maestro di sci. Scoiattolo dai primi anni ‘50, si mise in luce a vent'anni iniziando con il coetaneo Beniamino Franceschi Mescolin (deceduto nel 2001) una serie di scalate di grande rilievo. 
Il 23 gennaio 1953 esordì con la prima salita invernale della via Dallamano-Ghirardini sulla parete O del Cristallo, con il Mescolin ed Elio Valleferro. Il 26 luglio con Lino Lacedelli, il Mescolin e Claudio Zardini partecipò alla sua prima nuova salita, la parete S del Cernera, visibile da Selva in Val Fiorentina; un sesto grado che si dice non sia mai stato ripetuto. 
Nel giugno 1954 toccò a un altro sesto grado dolomitico: il "Gran Diedro" SE della Croda dei Rondoi in Val Pusteria, salito in giornata con Franceschi, Zardini e Bibi Ghedina; l’anno seguente a Ferragosto Candido superò, in venti ore con un bivacco in parete e con l’inseparabile Mescolin, l’ambita parete NO della Torre d'Alleghe, nel gruppo della Civetta. Un mese prima, sempre con Franceschi, aveva salito in diciotto ore consecutive il Torrione S del Pelmo, difficile pilastro che domina il sottostante rifugio Venezia-Alba Maria De Luca. 
1956. Scoiattoli di Cortina allo Stadio Olimpico
del Ghiaccio. Candido Bellodis è il 2° da sinistra
Nel 1959, ancora una volta col Mescolìn, Candido fu al centro della polemica con gli svizzeri Albin Schelbert e Hugo Weber, per la conquista della Direttissima sulla parete N della Cima Ovest di Lavaredo. Dopo la pacificazione delle due cordate la via, conclusa il 6 luglio, fu battezzata «Via Italo- Svizzera». Nel corso della sua attività, il Fantorin aprì anche altri itinerari nei gruppi del Cridola, Cristallo, Spalti di Toro, Tofana e Tre Cime; nel settembre 1970, con Luciano Da Pozzo, si cimentò in un'ultima via nuova di sesto grado, la parete S della Cima Formenton, ai piedi della Tofana Terza. 
Con Candido scompare uno degli ultimi tra gli Scoiattoli e guide ampezzane attive soprattutto negli anni Cinquanta del ‘900; un alpinista tenace e parco di parole, che ricordiamo con riconoscenza.

1 commento:

  1. Giusto e doveroso, questo riconoscimento ad un grande, modesto alpinista ampezzano. Adesso scalerà qualche guglia lassù con l'inseparabile Mescolìn!
    Ciao
    Toni

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