3 ott 2022

Festa riuscita per i 150 anni della prima ascensione sul Becco di Mezzodì

Domenica 2 ottobre la Sezione del Cai di Cortina, presieduta da Luigi Alverà, ha voluto ricordare con un momento di festa il 150° anniversario da quando due uomini misero piede per primi sul Becco di Mezzodì.
L’elegante piramide del gruppo della Croda da Lago, che si ammira pressoché da ogni angolo della valle d’Ampezzo, un tempo – quando veniva detta, non si sa ufficialmente perché, anche «ra Ziéta», la civetta - costituiva una meridiana per i contadini e i pastori del paese, che segnava l’ora di lasciare il lavoro e dedicarsi al pranzo e al riposo prima di riprendere le fatiche.
Il Becco fu una delle prime cime attorno a Cortina a suscitare un desiderio di conquista, che spettò al Capitano scozzese William Edward Utterson Kelso (1829-98), con una delle prime guide locali, Santo Siorpaes Salvadór (1832-1900): per la cronaca, ciò avvenne il 5 luglio 1872.
L’itinerario dei primi salitori, ancora oggi seguito, non é molto lungo e sale per due camini di roccia buona e poi su una cresta più friabile: in vetta, dove è stato detto che “potrebbe quasi attendarsi un battaglione di Alpini”, si trovano sempre silenzio e pace, poiché la cima non è più battuta come nel periodo pionieristico.
Dalla prima mattinata, presso il rifugio Croda da Lago è stato dedicato un lieto convivio alla cima che svetta di fronte al rifugio, sul displuvio tra i territori di Cortina e San Vito, e si specchia nel lago di Federa, uno dei più suggestivi delle Dolomiti.
Il Becco di Mezzodì
Sono stati ricordati vari episodi della storia alpinistica del Becco e di chi l’ha frequentato nel corso di 150 anni, esplorandone ogni camino, diedro, parete e spigolo, e la giornata è trascorsa in allegria, gustando gli ottimi chenedi di Beatrice Alverà, chef della casa che la sua famiglia gestisce da quasi trent’anni.
Della «Ziéta» tanto è stato ormai raccontato e scritto: quest’occasione meritava forse qualche pagina a ricordo, come il Cai fece nel settembre 2001, per il 100° di vita del rifugio Croda da Lago. Certamente la Sezione di Cortina se ne ricorderà nell’estate prossima, quando cadrà il 140° dall’apertura della Sachsendankhütte, oggi rifugio Nuvolao sulla cima omonima, il più antico ricovero della nostra zona dopo la Dreizinnenhütte, oggi rifugio Locatelli-Innerkofler alle Tre Cime di Lavaredo, aperta nel 1882.
Frammenti di storia come quella del Becco, è importante non abbandonarli nei cassetti della memoria e farne partecipe chi sempre più spesso ha piacere di conoscere le zone che abita e frequenta per diletto.
Il Becco di Mezzodì ha una bella storia da raccontare, che sarebbe un peccato dimenticare.

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