L’Istituto di Studi per l’Alto Adige ha pubblicato un volume dedicato ad un montanaro illustre, la “Miscellanea di studi in memoria di Vito Pallabazzer”.
Lo studioso (1928-2009), originario di Colle S. Lucia e allievo di Carlo Battisti, visse per lunghi anni a Firenze, dove insegnò nell’Istituto Tecnico Commerciale “Duca d’Aosta”.
Durante l’insegnamento, Pallabazzer trovò il modo di proseguire gli studi che aveva iniziato sul ladino nell’Istituto per l’Alto Adige, allora diretto da Battisti; nel 1973 divenne segretario di redazione della rivista dell’Istituto, l'“Archivio per l’Alto Adige”, e alla morte del suo Maestro (1976) gli succedette come direttore dell’"Archivio" e dell’Istituto.
La miscellanea contiene 27 saggi, dedicati perlopiù a temi di lingua, storia e cultura ladina. Circa metà di essi, infatti, affronta questioni relative agli idiomi ladini, friulani e grigionesi (autori: Balboni, Berchtold, Blasco Ferrer, Bracchi, Finco, Frau, Graf, Marchese, Mastrelli, Nocentini, Orioles, Parenti, Vicario).
Altri autori hanno analizzato temi vicini alla realtà bellunese e ampezzana: P. Barbierato e M.T. Vigolo hanno illustrato gli studi compiuti da Pallabazzer sul lessico dell’Alto Cordevole; A. Bonacchi ha commentato alcuni toponimi del Codice di Vigo di Cadore (parte latina); E. Croatto ha investigato la parlata di Casso, periferica e ignorata; F. Granucci ha postillato la voce “pont”, fossile toponimico in area alpino-cadorina; il sottoscritto si è interessato di un tema prettamente "montanaro", il gergo degli alpinisti ampezzani di oggi; C. Marcato ha indagato i cognomi del Bellunese, in particolare quelli “doppi” presenti in Cadore, Comelico e Zoldo.
Agostini, Albèri Auber, Cason Angelini, Cassi, Garbari, Laureti e Mosca hanno fornito invece contributi di argomento storico-culturale e geografico.
Il volume, introdotto dai “ricordi” di Carlo Alberto Mastrelli, presidente dell’Istituto di Studi per l’Alto Adige e di Paola Agostini, presidente dell’Union de i Ladign da Col, è stato curato da M.G. Arcamone e F. Granucci.
Per informazioni, si possono contattare l'editore istitutoaltoadige@libero.it o l’Istituto Ladin de la Dolomites info@istitutoladino.it
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