A fine luglio 1991 giunsi per la prima volta su una cima dolomitica che
mi regalò suggestioni molto diverse dal solito: la Gusèla (in ampezzano Bujèla) de Padeon, sulla dorsale del Pomagagnon.
Questo 'ago' è una singolare cupola rocciosa, ben visibile dalla SS51 d’Alemagna nei pressi di Ospitale. Sino agli anni '80 del Novecento, il suo interesse era limitato alla disertata via normale: il 28/7/1985 sulla grigia placca – residuo di un remoto franamento – rivolta verso la Val Pomagagnon - gli Scoiattoli Paolo
Bellodis e Massimo Da Pozzo aprirono la via “Gipsy”, poi ripetuta e apprezzata varie volte.
La Bujèla era stata salita dai carinziani Viktor Wolf Von Glanvell e Karl Günther Von Saar esattamente 85 anni prima degli Scoiattoli, il
28/7/1900, lungo la “cengia a spirale”, che contorna la guglia
con una certa regolarità.
Due giorni dopo il più anziano della "Squadra della Scarpa Grossa", Karl Domenigg, tornò in vetta per l'“alto e liscio camino” che incrocia la via originaria e riserva qualche difficoltà in più. La via Glanvell, percorsa di rado ma giudicata da Luca Visentini nel suo libro sul Cristallo del 1996 una delle più godibili vie normali della zona, si aggira sul 1° grado superiore.
Due giorni dopo il più anziano della "Squadra della Scarpa Grossa", Karl Domenigg, tornò in vetta per l'“alto e liscio camino” che incrocia la via originaria e riserva qualche difficoltà in più. La via Glanvell, percorsa di rado ma giudicata da Luca Visentini nel suo libro sul Cristallo del 1996 una delle più godibili vie normali della zona, si aggira sul 1° grado superiore.
La Bujèla dalla Val Padeon: photo: courtesy of Roberto Vecellio, Cortina |
Non è certo una semplice escursione, ma neppure una scalata da corda e chiodi: percorrendola s’incontrano tanti mughi, detriti, un breve tratto roccioso compatto e quasi verticale, e in fin dei conti - per conseguire una sommità piatta, erbosa e sorprendentemente comoda, dove lo scorso anno gli amici Roberto e Angelo hanno collocato il libro di vetta – è richiesta fatica ed una certa disinvoltura.
Dopo il primo fortunato approccio, ritornai sulla Gusèla a metà novembre '92, trovando gran parte del percorso ghiacciato e assai poco gradevole, e poi ancora nel settembre '95: in seguito, mi pare di non aver più avuto occasione di calcare la vetta (ma come si dice, “le montagne sono
sempre là...”).
La Bujèla è un luogo diverso; magari prima che qualche altro franamento sconvolga la “cengia a spirale” e limiti un accesso tutto
sommato non troppo complesso né difficile, gli appassionati del “selvaggio” potrebbero farle una visita.
Scrivo non perchè ho qualcosa da aggiungere, ma perchè mi fa piacere ricordare... Con l'amico Paolo tentammo la Gusela nell'estate 2009, seguendo le indicazioni del Visentini. Sbagliammo però completamente l'attacco, in quanto finimmo sulla forcella che separa la Gusela dal Pomagagnon, senza aver capito dove si sarebbe potuto vincere il gradino che porta sulla cengia a spirale. Non volevamo perdere altro tempo, quindi quel giorno ripiegammo sulla Prima Pala Pezories (bellissima!) il cui percorso ci sembrava più intuitivo.
RispondiEliminaIn un bel sabato di ottobre 2010 ritentammo, più sicuri in quanto al precedente tentativo avevamo osservato bene. Riuscimmo a raggiungere la vetta e in effetti fu una gita particolarmente bella e selvaggia. La domenica saremmo invece saliti su Ra Zesta, ed eravamo due di quel gruppo numeroso ed eterogeneo di 7/8 persone che per caso si ritrovò sulla vetta
7/8 su Ra Zesta??? e tutti insieme??? mitico davvero!!! bella Ra Zesta...
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