Nei
momenti di tensione che sempre più pervadono il nostro tempo,
credo che in molti aspiriamo a trovare un luogo in cui - potendolo fare - rifugiarci per sfuggire alle banalità e ai rischi
per la salute fisica e spirituale che ormai quotidianamente la vita ci impone, dal livello paesano a quello nazionale e oltre.
Con un po' d'ironia, da anni sostengo che, qualsiasi
cosa accadesse, dovendo scegliere un luogo specifico della valle d’Ampezzo come "rifugio anti-atomico", l'avrei già pronto.
Si tratta delle tre piccole caverne affiancate che, con occhio attento, si possono individuare dalla SS51
d’Alemagna nei pressi del ponte sul Ru de r’Ancona ma, seppure visibili, se ne stanno quantomai isolate.
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La zona in questione, da In Col (foto E.M., 16 maggio 2010) |
Le caverne caratterizzano la vasta dorsale di vegetazione e rocce che dal crinale tra Ra Ciadenes e la Croda
de r'Ancona scende sulla strada, sulla sinistra orografica
del Rio de r’Ancona.
Allineate su una cengia allo stesso
livello, furono sicuramente realizzate durante la Grande Guerra dagli Austriaci, per alloggiarvi un presidio dal quale controllare la prima linea nemica. La chiave per raggiungerle sono tracce sempre più labili, seppur indicate da radi bollini rossi (forse anche ripassati da chi - oggi convinto a miglior causa - per un periodo si divertiva a "facilitare" molti angoli reconditi delle nostre montagne).
Le tracce partono dalla SS51 poco dopo il
ponte e rimontano la ripida e dirupata costa, fino ad
incrociare in alto altre tracce, che da Ra Ciadenes - I Śuoghe
traversano al Busc e risalgono sulla Croda de r’Ancona. Ho frequentato molto la dorsale e anche alle caverne sono salito alcune volte, sempre in bassa stagione perché il versante è
ben soleggiato, e ideale da percorrere con temperature più miti.
L’isolamento del luogo
è, mi piace dire, altissimo; l’atmosfera che lo caratterizza è di "wilderness" quasi totale, e per questo - nella mia fantasia – penso
che salire lassù significherebbe accomiatarsi veramente dal consorzio umano.
Certo, per installarsi nelle cavernette, anche seguendo la vita spartana del primo conflitto, ci vorrebbero abiti, acqua,
coperte, legna, radio, viveri e ciò che la vita ci chiede di possedere; ciononostante ogni tanto immagino le cavernette di Ra Ciadenes come un nascondiglio ideale in caso di bisogno!