La cima che ritengo di aver amato di più e ho salito una ventina di volte, sempre per la via Mazzorana-del Torso con un tentativo alla vicina Mazzorana-Scarpa, è la Torre Wundt, nei Cadini di Misurina. Fino all'ultimo scorcio dell'800, però, essa non portava il nome con cui è nota oggi: non so quanti conoscano l'origine del suo oronimo "straniero".
Gli abitanti di Auronzo, nel cui territorio si eleva, chiamarono il torrione - che domina il magro Cadin dei Toce, per secoli sede di pascolo di ovini e caprini della Val d'Ansiei - Popena Pìciol, ossia Piccolo.
Chissà come mai l'oronimo "Popena" giunse anche lassù, dato che tutto quanto si chiama Popena (Piz, due Guglie, le valli Alta e Bassa, Costa, Monte, due Pale, Passo e Sella) si trova invece sul versante opposto della sella di Misurina, dove Auronzo incontra Cortina e Dobbiaco?
In ogni caso, solo il 27 giugno 1893, quando l'alpinismo dolomitico era in auge da oltre trent'anni e già si esploravano anche cime minori e più impegnative, due uomini s'inventarono di provare a salire quel torrione isolato nel cuore dei Cadini, allora regno di cacciatori e bracconieri.
Il Cadin dei Toce e la Torre Wundt, dalla "via normale" del Monte Popena (foto E.M., 21.9.08) |
Costoro erano una guida di Cortina poco più che ventenne, Giovanni Cesare Siorpaes Salvador detto Jan de Santo perché figlio di Santo, una delle prime guide d'Ampezzo, e il colonnello Theodor von Wundt, germanico con due grandi passioni: le scalate invernali e la fotografia.
La torre,
che si protende per circa 200 metri d'altezza sull'intaglio del Passo dei Toce e fu raggiunta dapprima aggirandola per un canale a nord, poi salendo per cenge, un ripido pendio di roccette e infine
una bella parete, ricevette il nome di Wundt per ricordare il primo salitore, che fece molte altre scalate e si spense nel 1929 lasciando diversi libri e fotografie delle sue scorribande alpine.
Quasi mezzo secolo dopo la prima via, alla quale ne erano seguite altre due di guide famose (Siorpaes con Angelo Dibona e Schubert, 1903; Bortolo Barbaria con Secklmann, 1909), un'altra guida, Piero Mazzorana, percorse con il friulano Sandro del Torso la fessura sud-est della Wundt. La fessura affianca il tratto finale della salita dal Pian dei Spirite al Passo dei Toce, ed è divenuta l'itinerario comune, più comodo e per questo spesso piuttosto affollato, per calcare i 2517 metri della vetta, ladina ma dal nome forestiero.
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