Nonostante ostinate ricerche, fino a un anno fa supponevo che l'attività pubblicistica di promozione del turismo a Cortina svolta per decenni da Federico Terschak, alpinista, dirigente sportivo e scrittore di chiara fama, avesse esordito nel 1929.
È quello, infatti, l'anno cui risale la “Guida illustrata di Cortina d'Ampezzo e della conca ampezzana”, pubblicata dallo Studio Editoriale Dolomiti e ristampata per almeno quindici volte (fino al 1970) sia in italiano che in tedesco, con titoli e presso editori diversi.
Grazie a un incontro con un amico, anch'egli appassionato dell'editoria su Cortina, però, ho dovuto rivedere le mie nozioni in materia. Terschak aveva esordito come autore di pubblicazioni turistiche a 24 anni, editando col padre Emil - allo scoppio della Grande Guerra - la “Führer durch Ampezzo und die Hochtouren um Cortina”. La guida, interessante pezzo d'antiquariato ristampato con accrescimenti e miglioramenti da S. Hirzel a Lipsia già nello stesso anno della prima edizione, contiene molte immagini, tra le quali alcune di scalate e rifugi alpini scattate da Federico, buon alpinista con e senza guide ed eccellente fotografo.
Passata Cortina all'Italia, nel 1923 la Tipografia Ronzon di Longarone licenziò subito la prima opera di Terschak in italiano, intitolata semplicemente “Guida di Cortina”; il giovane Federico ne risultava editore, mentre le sorelle Apollonio, titolari di un “negozio di chincaglieria” sul Corso Vittorio Emanuele, ne detenevano la proprietà riservata.
Munita di una carta stradale automobilistica curata dall'ufficio viaggi di Albino Dandrea con le “gite giornaliere attraverso le Dolomiti con automobili di lusso”, gli orari degli autoservizi e alcuni box pubblicitari, in una quarantina di pagine la Guida contiene gli argomenti essenziali per conoscere Cortina: cenni storici sulla valle, descrizione del paese, passeggiate, gite, attività invernali e cenni pratici, terminando con l'elenco di alberghi, ville e case private, esercizi e servizi turistici.
Nel piccolo volume, privo di immagini e sicuramente non comune, c'è tutto il germe dell'entusiasmo di Terschak, un germanico che - dopo la baraonda della 1^ Guerra Mondiale e l'aggregazione di Cortina alla Provincia di Belluno – s'impegnava per far continuare l'ascesa del paese nel firmamento turistico internazionale: un progetto meritevole di plauso, di una persona che non va dimenticata.
Ciao.
RispondiEliminaUn'altra notizia curiosa, interessante perché storica, sull'alpinismo, e non la relazione di escursioni o vie, che sembrano fare tanto piacere a chi approfitta di consigli e suggerimenti gratuiti e poi magari va a farsi male.
Continua nelle tue indagini storiche, che fanno bene alla cultura della montagna.
Giuseppe De Mattei
Tanto sono d'accordo nell'incoraggiamento a continuare a farci partecipi delle tue indagini storiche e dei tanti fatti "minimi" che costituiscono la vera essenza della vita d'Ampezzo, quanto ho invece trovato sgradevole, inopportuno e ingiusto il cenno agli "approfittatori di consigli". Come ben sai sono un affezionato frequentatore del tuo blog, fin dalla sua nascita, e pian piano ho imparato a conoscere i piu` assidui tra i tuoi lettori. Chi a volte si entusiasma alle tue descrizioni di itinerari inusuali, mi sembra ben lontano dalla classica tipologia dell'escursionista superficiale che affronta la montagna senza il dovuto rispetto e la consapevolezza dei rischi. Questa tipologia la trovi più spesso tra certi palestrati frequentatori di ferrate, sempre piu` "alla francese"; ma costoro non si interessano certo al tuo blog in cui si parla di itinerari da te definiti, con ironica acutezza, "mete che non fanno curriculum". Ho anche notato che, a quei pochi che ti chiedevano veramente "consigli e suggerimenti gratuiti", hai sempre opposto un cortese, ma netto rifiuto.
RispondiEliminaCertamente ci si puo` fare male, come d'altronde in ogni altra attivita` umana, e qui forse mi sono sentito punto nel vivo, perche` sto battendo sulla tastiera con una sola mano, dato che l'altra è bloccata da una sgradevole "armatura" a protezione di una spalla fratturata in una "escursione di allenamento" a due passi da casa.
Concludo, per evitare del tutto inutili successive "botte e risposte", che non mi sono affatto sentito personalmente offeso da quel commento, quanto dalla sua superficialita`.
Un saluto a te e a tutti gli affezionati lettori
Saverio
Pochezza umana, carissimo amico mio, ma il commento è alquanto curioso..
EliminaLa cosa, comunque, non mi scalfisce per la sua superficialità. Ricordo che, per aver divulgato particolari di una salita poco difficile ma fuori dalle tracce battute a Cortina, sono stato redarguito, in presenza di terzi, persino da un guardaparco, per cui... nihil sub sole novi.
Auguri per la mano e buona estate!
Great read thaankyou
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