Nel settembre 1981 alcuni soci del Cai Cortina, saliti sul Piz Popéna, recuperarono il libro di vetta installato lassù dal 1910, che conteneva numerose
firme di alpinisti illustri.
Il documento è custodito negli archivi
della Sezione ampezzana: oltre al libro, i soci portarono a valle anche una serie di biglietti da visita, lasciati in vetta da alpinisti in prevalenza stranieri, dalla fine del XIX secolo.
Scorrendo i biglietti, molti dei quali purtroppo rovinati dalle
intemperie e leggibili a stento, ne trovai numerosi di guide
locali. Il più curioso, scritto in francese, fu lasciato nel
1906 da “Ange Gaspari, guide du Club Alpin”,
Angelo Gaspari Moròto, caduto sul Cristallo il 26/8/1911.
Bortolo Barbaria Zuchin, che salì sul Popéna almeno fino al 1939,
“speaks English”;
Angelo Colle è “guida del CAI”
(quindi dopo il 1920). Un altro biglietto apparteneva a Florindo Pompanin de
Chéco, guida dal 1905 al 1914.
Un documento molto interessante è quello
lasciato il 26/8/1899 da “Bruno Wolf
cand. Iur.” (laureando in giurisprudenza), condotto sul Popéna da Alessandro Lacedelli Melères,
al tempo l’unica ancora in attività tra le guide che
avevano operato al servizio dei pionieri delle Dolomiti. Nel 1899,
Lacedelli aveva sessantatré anni, evidentemente era ancora in forze e ogni tanto saliva le sue
montagne.
Piz Popéna da Col de Varda (12/12/2010, foto E.M.) |
Dai biglietti, oltre a tanti nomi interessanti sia per
quanto riguarda le guide sia per i clienti, si evince che a cavallo
tra il XIX e il XX secolo il Piz Popéna – vetta notoriamente non semplice, la cui ascensione rimane sempre lunga e severa – era abbastanza frequentato.
Le vie utilizzate erano due: quella tracciata da Whitwell con
Santo Siorpaes Salvador e Christian Lauener nel 1870, e la “Inglese”, aperta nel 1898 da Phillimore e Raynor con Antonio Dimai
Déo, Zaccaria Pompanin de Radéšchi e Michele Innerkofler jr.
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