In base alle esperienze passate, qualche volta mi sono chiesto perché spesso decidevamo di inoltrarci in avventure piuttosto particolari, in cui le sorprese non mancavano.
Un caso: la Pala SO di Misurina nel gruppo del Cristallo-Popena, uno dei due risalti più evidenti del crinale che verso sud sovrasta il lago, tra la sella su cui si trovava il rifugio Popena e il Passo delle Pale.
A nord i risalti (denominati Pala NE, 2300 m, e Pala SO, 2298 m) dominano la Val Popena Alta con armonici profili, sui quali si svolgono vie di difficoltà classiche, non prive di suggestione.
Pala SO di Misurina, dal Passo delle Pale (foto E. M., 31 agosto 2008) |
Quel giovedì 11 settembre di qualche anno fa, fu proprio una di esse, lo spigolo nord-ovest della Pala più bassa, che - avendone trovato la relazione su una guida del Cristallo-Pomagagnon in tedesco - suscitò la mia curiosità. Dello spigolo, 240 m saliti per la prima volta il 13 agosto 1938 dal Conte Sandro del Torso con Gianfranco Pompei, futuro diplomatico e ambasciatore, ricordo una salita varia e tutto sommato piacevole, seppure su una dolomia modesta.
Dei tre tiri che vincono l'arrotondato pilastro iniziale, uno lo trovammo aereo e divertente. Da metà in su, invece, la via si rivelò un po' più banale: il quarto, il quinto e il sesto tiro - di difficoltà intorno al 2° - si svolgono in un largo colatoio ricco di sfasciumi. Li percorremmo quasi a corda corta; ci piacquero, così come ci piacque uscire in cima e salire sulla vicina Pala NE, due metri più alta, per un'esposta cresta lungo la quale - ho saputo recentemente - superare il masso incastrato che collega le due cime oggi è più difficile.
Nonostante non siano molto lontane da Misurina, le Pale sono montagne solitarie e forse anche disertate; fra l'altro, mi è rimasto impresso l'incontro sulla Pala SO con la strampalata croce di vetta, ottenuta da una vecchia antenna TV, che chissà chi si era preso la briga di trascinare fin lassù.
A me e all'amico Andrea lo spigolo del Torso-Pompei sembrò una via apprezzabile, adatta a divertirci ed estranea ad ogni trambusto e rumore. Lassù sulle Pale ci parve di non aver sprecato la giornata, pur essendoci dedicati ad un itinerario che certamente non ha fatto storia.
Mettemmo in carniere una ripetizione originale, di una via che - oltre alla nostra - dopo il 1938 penso non abbia accumulato salite a bizzeffe, e su una cima (questo fu il pregio per cui la segnalo) dove godemmo una pace e un silenzio altrove forse introvabili.
Nessun commento:
Posta un commento