Roberto Pappacena, abruzzese di Lanciano classe 1923, spentosi a Bologna il 16 ottobre alla bella età di 95 anni, se non un alpinista, è stato sicuramente un uomo della nostra montagna.
da Il Notiziario di Cortina.com, 15.01.2013 |
Stimato docente di lettere come la consorte Gianna scomparsa qualche anno fa, negli anni '70 fu preside della Scuola Media Statale di Cortina; animò il Circolo Artistico nel periodo del suo fulgore; fu un fine critico d’arte; fondatore e vivace collaboratore di alcuni periodici e non da ultimo scrittore di storie paesane e delicato poeta di spessore nazionale (l’ultimo suo lavoro, la raccolta “Tu” dedicata alla moglie, è del 2012).
Sono davvero molte le qualità che hanno caratterizzato il professore, presente da decenni tra le Dolomiti, che amò e frequentò spesso; al proposito, citava più volte la disgrazia accaduta il 2 settembre 1967 sulla ferrata Merlone della Cima Cadin Nord Est, in cui morirono Armando Benozzi di Mestre e Silvio Pastrello di Mirano, saliti in comitiva con Pappacena, Augusto Menardi e la guida Marino Bianchi.
Cittadino di rilievo di Cortina, Pappacena ha sfiorato il secolo di vita in salute e freschezza d’intelletto. Chi lo ha conosciuto un po' di più saprà che non era certamente propenso a celebrazioni, citazioni, medaglie al merito; ma nel “dies obitus” non gli dispiacerà che la notizia della sua dipartita appaia anche su questo blog di montagna, in ricordo della sua attività, dei suoi meriti, del lungo e appassionato impegno per la cultura locale, portati avanti con energia, entusiasmo e bontà d'animo.
Caro “Pappa” (il diminutivo affettuoso col quale in molti lo conoscevamo e non c'entra nulla col Papa, come qualche malevolo ha supposto): anche da qui le giunga un pensiero, colmo di stima e di riconoscenza.
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