Domenica 23 settembre, la famiglia Sala “Tuze” ha voluto ricordare con un raduno raccolto ma festosamente animato, il cinquantesimo compleanno del rifugio aperto il 1° luglio 1968 ai 1783 metri del Passo Staulanza, tra Pelmo e Civetta.
Il rifugio, ideato da Olivo e Luigia Sala di Borca, all'inizio aveva sede in un prefabbricato ligneo, consolidato e ampliato nel tempo fino a conseguire l'aspetto e le dimensioni attuali e offrire gli agi di un albergo pluristellato; da oltre vent'anni è gestito da Marco, figlio di Olivo, con la moglie Cristina e i figli Giulia e Luca.
Il raduno, tenutosi in un luminoso pomeriggio sulla terrazza esterna del rifugio - sul quale troneggiano imponenti il Pelmo e il Pelmetto - ha visto l'afflusso di autorità, amici e conoscenti dal Cadore, da Cortina, dalla Val Fiorentina e da Zoldo. Hanno portato il proprio saluto e apprezzamento per la tenacia imprenditoriale della famiglia, i Sindaci Bortolo Sala di Borca, Silvia Cestaro di Selva e Camillo De Pellegrin di Val di Zoldo, Comune in cui ricade il rifugio. Poiché il territorio di Staulanza appartiene al censuario della ricostituita Regola di Borca, era presente anche il Presidente di quest'ultima, Omero De Luca.
Ernesto Majoni (Socio Accademico di Cortina del Gism - Gruppo Italiano Scrittori di Montagna), in omaggio all'amicizia con la famiglia ha scritto il volume in ricordo del cinquantenario, “Staulanza 1968-2018. Un rifugio e la sua storia”, 72 pagine ben illustrate, reperibile al rifugio o presso i proprietari. Durante il raduno, Majoni ha preso la parola per illustrare la genesi e il contenuto del lavoro, soffermandosi sulla constatazione che la storia dei rifugi alpini non è solo quella di fabbricati in quota, ma prima di tutto quella di chi li ha ideati, condotti e amati, come i “Tuze” che dal 1968 offrono la loro ospitalità montanara tra la Val Fiorentina e quella di Zoldo.
Una gustosa merenda, rallegrata dalla musica suonata da un gruppo locale e da qualche giro di valzer degli intervenuti, ha abbellito l’incontro, concluso nel tardo pomeriggio con l’auspicio di ritrovarsi in futuro; chi potrà, è invitato fin d'ora al prossimo compleanno del rifugio Staulanza!
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