12 apr 2011

Piccola Croda Rossa, regno degli stambecchi

Nella previsione di tornarci dopo qualche anno, con alcuni amici che la bramano da tempo, dai miei appunti ho dedotto di aver salito già una decina di volte la Piccola Croda Rossa (2857 m), massiccia montagna che fronteggia la Croda Rossa d’Ampezzo. La cima fu salita da Viktor Wolf von Glanvell con la guida di Braies Josef Appenbichler nel 1894, e pochi anni dopo anche con gli sci.
Personalmente, l'ho sempre salita con l'approccio “ampezzano”, che dal lago asciutto di Remeda Rossa  per dossi erbosi e sassosi, già regno di ungulati, si porta sulla cresta della Remeda Rossa, dove s'innesta nella via normale che proviene dal Rifugio Biella.
In discesa invece ho sempre seguito la dorsale rocciosa, ghiaiosa e pascoliva delle Jeralbes, che termina vicino alla Crosc del Grisc, a poca distanza dal punto di partenza. Sulla dorsale, a mio parere, c'è un passo di I, ma il resto è abbastanza facile.
Per salire la Piccola Croda Rossa, faticosa ma solitaria e panoramica, so di altre due possibilità, utilizzabili in entrambi i sensi di marcia e riservate a chi ha "piede fermo e occhio attento", come si diceva ai tempi eroici.
La prima segue il canale tra la Remeda Rossa e la Croda, che s’imbocca dal lago sopracitato. Frequentato dai cacciatori, il canale non dovrebbe riservare problemi di tipo alpinistico; in alto ci si sposta sulla sinistra orografica, e si giunge alla Sella della Remeda.
La seconda possibilità si stacca lungo la dorsale delle Jeralbes e mediante un canale franoso permette di scendere direttamente in Val Montejela, giungendo nei pressi del Bivacco Dall’Oglio.
Le due possibilità, poco note e raramente frequentate, animano una gita impegnativa dal punto di vista fisico e a prima vista un po’ monotona, data l’enorme pietraia da risalire per toccare la vetta.
Fino a qualche anno fa sui declivi della Piccola Croda Rossa era usuale sorprendere camosci e stambecchi, che lassù avevano uno dei loro habitat preferiti e si lasciavano fotografare abbastanza facilmente. Esperienza personale!
Forse ora la situazione è un po' cambiata, e sarei lieto di smentirmi; ma finché i branchi non torneranno a ripopolare quell’ambiente con la consistenza di un tempo, alla "Kleine Gaisl" mancherà sicuramente qualcosa.
La cima: a ds. la cresta delle Jeralbes
e sullo sfondo la Croda Rossa (Sennes, 4/2/2007).

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Ernesto Majoni e Roberto Vecellio, Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria , pp. 96 con foto b/n e a colori, Cai Cortina...