23 set 2014

Primo giorno d'autunno sul diedro Mazzorana del Popena Basso

Ottantatrè anni fa, il 23 settembre 1931, Piero Mazzorana, giovane originario di Longarone e trasferitosi con la famiglia ad Auronzo, dove mise radici, diventò guida alpina nel 1936 e per un quarto di secolo gestì il Rifugio Auronzo, salì alla base della parete E del Popena Basso, placido monte immerso tra i mughi che guarda il Lago di Misurina. 
Piero aveva individuato una possibile linea di salita, lungo un diedro-fessura, posto a sinistra degli strapiombi gialli che caratterizzano la metà orientale della parete. Risalì il diedro da solo, superando difficoltà classiche e tracciando un itinerario che negli anni a venire, e fino a oggi, avrebbe sempre riscosso un meritato successo. 
L'immagine (bruttina) è l'unica che ho delle mie salite
sulla via Mazzorana del Popena Basso,; risale al 3.9.1984

La via Mazzorana “a sinistra degli strapiombi gialli”, nei suoi duecento metri di lunghezza, presenta passaggi interessanti e roccia buona. Mezzo secolo dopo Mazzorana, spentosi a Merano nell'aprile 1980, in un grigio sabato d'autunno chi scrive ripeteva per la prima volta con il fratello e due amici il diedro sul Popena Basso.
L'itinerario gli piacque, sia per l'ambiente in cui è inserito sia per le difficoltà che erano alla sua portata, per l'arrivo su una cima verde e solitaria e per la discesa rilassante. Così, vi tornò almeno altre tre volte, tenendo sempre a mente lo slancio del ventunenne auronzano che, il primo giorno d'autunno del 1931, aveva toccato da solo quegli appigli, potenziando la palestra di roccia di Misurina inaugurata qualche tempo prima da Severino Casara.

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