9 mag 2020

Dubbi, misteri e segreti tra le crode d'Ampezzo

Quanti misteri e quali segreti nasconde ancora la conca ampezzana, al pari di altre valli alpine?
Ci rifletto soprattutto quando escono notizie sulla scoperta di qualche materiale antico e logicamente inedito. Si tratti di archeologia, botanica, geologia, archeologia industriale, pastorale o storia militare, ogni ritrovamento suscita emozione. E non solo: anche un pizzico di invidia nei confronti di coloro che -  muniti delle dovute conoscenze e dell'occhio che dedicandosi a certe indagini si può sviluppare - incappano in qualcosa di originale, mai toccato, udito o visto.
Spesso le novità sconvolgono l'impianto della storia (due esempi abbastanza freschi: gli scavi iniziati sulla rocca di Podestagno, che sembrano retrodatare di molto vicende che parevano cristallizzate nel Medioevo; la doppia croce confinaria n. 1 con San Vito sulla cresta delle Rocchette, riscoperta soltanto duecentoventi anni dopo l'incisione, nell'ottobre 1999).
La croce n. 1 del confine Ampezzo - San Vito,
riscoperta soltanto nel 1999 (foto E.M.)
Talvolta anche elementi non millenari incidono tra le pieghe della microstoria; ricordo la pagina della rivista del 1914 che dava merito a Bortolo Barbaria, e non a Zaccaria Pompanin come sostenuto da tutte le fonti, per la prima salita - 1.8.1913 - della Torre Lusy in Averau.
Segreti e misteri generano entusiasmo e – con le forze, l'occhio, la scienza necessari - spingono ad indagare sempre più a fondo gli eventi di una valle tra le più pubblicizzate delle Alpi intere. Comunque, alcuni piccoli dubbi sono rimasti in parte insoluti.
Donde venivano, e dove saranno le monete trovate nel 1914 da una signora ampezzana nel suo orto a Cadin, e giudicate d'epoca romana? A che cosa servivano i blocchi di pietra posti in circolo sulle rive del laghetto sotto i Lastoi del Formin? C'era veramente una chiesetta vicino al vecchio confine col Cadore, che Don Pietro (Alverà o Da Ronco?) scriveva esistesse ancora nel 1866? Che cosa potrebbero contenere i cunicoli tra Son Pòusses e Podestagno?
Assodato che le ricerche sul campo e sui documenti sono comunque impegnative, a noi - che sul campo andiamo molto poco -  oggi interessano soprattutto i fatterelli di una branca della storia, stimolante ancorché non sempre valutata a dovere: quella delle nostre crode. Perché, se è vero che ai nostri antenati la montagna “serviva” soltanto fin dove finisce la vegetazione e quindi la produttività, siamo certi che quel limite riservi sempre piccole novità e sorprese.

Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria

Ernesto Majoni e Roberto Vecellio, Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria , pp. 96 con foto b/n e a colori, Cai Cortina...