Un sabato d'ottobre ormai lontano passavamo da quelle parti, quando la curiosità ci spinse a deviare dal sentiero Cai 457 per avvicinarci a un luogo che non conoscevamo, e trovammo delizioso: la massima elevazione della cresta del Col Jarinei, che inizia a Forcella Sonforcia (più esattamente "Forcella Sonforcia de Col Jarinei" per distinguerla dall'omonima sul Cristallo) e si sviluppa verso N, dominando i pascoli che scendono verso Federa.
La “cima” (null'altro che alcuni affioramenti rocciosi
coperti di vegetazione) ha la sua quota altimetrica 2102 m, e si raggiunge in cinque minuti, superando la bellezza di 33 m di dislivello dalla citata forcella, sul crinale proteso dalla
Rocheta de Prendera a N, fra la testata della Val
Federa e quella della Val d’Ortié.
A due passi dalla cima photo: courtesy of idieffe |
Una buona traccia di passaggio, certamente ascrivibile al bestiame che pascola a Federa, convalidata da un grande bollo di vernice rossa su un masso, accompagna sul culmine della cresta, che sarebbe curioso seguire in discesa, finché si
esaurisce sui pascoli più bassi.
La zona, usata da tempi antichi per l'alpeggio e la caccia, è ideale per una camminata in solitudine (quel giorno noi incrociammo ben due persone, che con noi tre "facevano le dita di una mano"): complice anche l'autunno, vi ricordo un’atmosfera malinconica e molto rilassante.
Non riuscimmo a scorgere le famose “jarines”
(pernici di monte) che hanno dato il nome alla cresta, e fu un peccato: in compenso Iside, Lorenza e io assaporammo la tranquillità di un angolo fra i meno consumati della valle d’Ampezzo, che si spera possa restare così com'è, ancora a lungo.