24 mag 2013

Tofana di Mezzo 1863-2013, inizio della storia alpinistica di Cortina


Quando comunicai a Francesco (soprannominato semplicemente Checco) il desiderio di salire la Tofana, fu subito d’accordo e ci demmo appuntamento per la mattina seguente. Siccome nemmeno lui era mai salito sulla vetta, prendemmo la strada che secondo il suo intuito doveva essere quella giusta, cioè la strada per Falzarego, lasciando a sinistra il Monte Crepa e proseguendo per Pocol, ecc. Dopo circa 1 ora e ¾ da Cortina arrivammo ad una spianata prativa chiamata Cian Zoppè. Qui Checco mi indicò la Tofana e potei rendermi conto con soddisfazione del genere di arrampicata che mi attendeva.
Non fu la vista delle pareti a spaventarmi, ma i ghiaioni che si stendevano alla base delle pareti. Chi ha salito ancora tali ripide e mobili colate di ghiaia può comprendere la mia … gioia! Infatti la salita fu lunga e faticosa, finché arrivammo ad un grande bastione roccioso che divideva in due il ghiaione. e qui Checco mi chiese quale delle Tofane intendevo salire, quella di Rozes, di Mezzo e di Dentro. Non ridere, caro lettore, di questa domanda. la mia intenzione era di arrivare sulla cima più alta, ma ora si prospettava la non piccola difficoltà di sapere quale era delle tre. I rilevamenti del Catasto del Tirolo erano in corso e non ne conoscevo ancora i risultati. Se dal basso non sarebbe stato possibile risolvere il problema, nel punto in cui eravamo lo era ancora meno, per cui, contento in ogni caso della decisione che stavo per prendere, indicai quella di destra: e fortunatamente scelsi giusto.
Prima attraversammo il ramo destro del ghiaione, che era il tratto più ripido e arrivati alla sommità di questo, cioè sulla cresta, ci apparve improvvisamente la visione selvaggia dei precipizi verso Travenanzes. Più avanti le rocce sembravano inaccessibili; ma Checco, con pronta decisione, aggirò in arrampicata un angolo e si presentò davanti a noi la lunga via da percorrere. Attraversammo dapprima su una stretta cengia un breve tratto di parete espostissima, dopo la quale ci trovammo sul ghiacciaio che, come ho accennato prima, si stende in versante Travenanzes fra le due cime della Tofana. Attraversato diagonalmente il ghiacciaio, tornammo in cresta e seguendola, arrivammo senza difficoltà sulla vetta ..." (tratto da "Wanderungen in den Dolomiten", 1877, in italiano "La scoperta delle Dolomiti 1862", di Paul Grohmann).
Chéco da Meleres (1796-1886)
E' la descrizione della prima salita (documentata) alla più alta cima della Tofana, compiuta da Paul Grohmann, accompagnato dall'orologiaio,  cacciatore, patriota e poi guida alpina Francesco Lacedelli "Chéco da Meleres" il 29.8.1863. L’anno seguente la stessa cordata scalerà la Tofana di Rozes, e nel 1865 Grohmann col guardaboschi, poi guida alpina, Angelo Dimai salirà anche quella di Dentro.
Paul Grohmann, nato a Vienna nel 1838, venne in Ampezzo per la prima volta nel 1862, dopo aver fondato insieme a due conterranei l’Österreichische Alpenverein. Affascinato dalle Dolomiti, montagne dalle forme fantastiche, con le sue salite e i suoi scritti contribuì a diffonderne la conoscenza in tutta Europa, attirando i primi turisti. In segno di gratitudine per l’opera svolta, nel 1873 il Comune di Cortina lo nominò  cittadino onorario.
La Tofana di Mezzo (photo: courtesy of Angelo Roilo,
archivio Istituto Ladin de la Dolomites - Borca di Cadore)
Fra poco cadranno i 150 anni della prima salita della Tofana di Mezzo, e per ricordare l'evento, che ha segnato l’inizio della storia alpinistica della valle, a Cortina la sezione Cai ha programmato una giornata rievocativa e di festa in vetta alla Tofana, da quarant'anni ormai aperta anche, e soprattutto ai non alpinisti. 
Chi lo vorrà, potrà cimentarsi nella salita alla cima a piedi dal fondovalle, seguendo la via tracciata da Grohmann e Francesco Lacedelli (2020 m totali di dislivello), o salire più comodamente con la funivia, offerta ai soci Cai a prezzo agevolato. Al rifugio/bar Cima Tofana, a quota 3195 m, sarà preparato un rinfresco, per trascorrere insieme un momento conviviale, e a ricordo della giornata ci sarà per tutti un attestato di partecipazione. Info sul programma su www.caicortina.org

Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria

Ernesto Majoni e Roberto Vecellio, Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria , pp. 96 con foto b/n e a colori, Cai Cortina...