1 set 2020

1° settembre, sullo Spigolo Dibona

Quanto può contare per qualcuno, lasciare il proprio nome su uno dei tanti libri di vetta che costellano i nostri monti? Molto, e lo dico con convinzione. Il fatto è questo: il 1° settembre di qualche anno fa, salimmo in tre lo “Spigolo Dibona” della Cima Grande di Lavaredo.

Una via famosa, che personalmente non ricordo troppo difficile; ritenuta un po' rischiosa per le scariche di sassi smosse da chi sale, riveste un grande rilievo storico, legandosi ad una figura importante per l'alpinismo, Angelo Dibona, e fu una piacevolissima esperienza.

Giunti sul cengione sotto la cima, il tempo stava cambiando velocemente, ma l’amico Renzo (che aveva già superato la cinquantina ed avrebbe potuto essere nostro padre) volle a tutti i costi salire in vetta, per vedere la croce e firmare il libro. 

L'amico Renzo (1933-2010, foto archivio R .A.)

Gli interessava il panorama che si gode da lassù; disse che forse sulla Grande non sarebbe mai più salito, e dunque avrebbe gradito lasciare il suo nome su una vetta, che spesso gli alpinisti saltano, giudicandola superflua. 

Fummo d'accordo: giunti alla croce firmammo il libro, facemmo merenda e, visto il cielo ormai nero, ci affrettammo a scendere. Lungo il ritorno - in cui incrociammo altre cordate - sopravvenne un furioso temporale, che ci bagnò fino alle ossa, trasformò la parete in un torrente, complicò le manovre di corda e tutto quello che ne consegue.

Giurammo che, se fossimo giunti a terra incolumi, avremmo festeggiato come si deve lo scampato pericolo: e così fu. Da Molin a Misurina facemmo incetta di tè, tè con rum, vino e infine grappa, tanto che la discesa verso casa... divenne molto più alpinistica della salita.

L’amico se n'è andato dieci anni fa. Quando ci incontravamo, seppure a distanza di tempo, i nostri discorsi vertevano quasi sempre sull'unica ascensione fatta insieme, sulla cima che lui non rivide più, sul furioso temporale, sulla storica "balla" che ci portammo a casa.

Per noi giovani, ma soprattutto per lui, quella domenica sullo Spigolo Dibona penso abbia costituito senza dubbio un ricordo incancellabile.

Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria

Ernesto Majoni e Roberto Vecellio, Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria , pp. 96 con foto b/n e a colori, Cai Cortina...