7 nov 2011

Il giro di Pian de ra Spines

Dopo un ottobre splendido, la prima domenica di novembre ha portato con sè Messer Autunno, che si è mostrato in pompa magna: cielo grigio, nuvole gonfie, pioggia e - sparsa un po' ovunque - l'aria di smobilitazione che caratterizza il declino verso l'inverno.
Siccome però sostengo che, potendo, la pioggia "è sempre meglio prenderla nel bosco che guardarla dalle finestre ...", ieri pomeriggio siamo  partiti ugualmente, fidando nella buona sorte.
Niente di ardito, solo il classico "giro di Pian de ra Spines" che tutta Cortina conosce; un paio d'ore scarse senza dislivelli apprezzabili, dove si è praticamente certi di incontrare qualcuno, sia d'estate che d'inverno, col cane o il passeggino, in MTB, con gli sci o le ciaspe.
Pian de ra Spines: il tumulo a ricordo
dell'incidente aereo del 1976

Sul ponte "de ra piéncia"
Così è stato anche stavolta: la zona era abbastanza affollata e nella seconda metà del giro la pioggia ci ha raggiunto puntuale. Da un po' di tempo non percorrevo la comoda forestale che dal Ponte de ra Sia s'inoltra nel bosco verso Pian de ra Spines, affianca le larghe ghiaie del Boite, passa ai piedi del Col Rosà, doppia il ponte "de ra Piéncia" e consente di tornare al punto di partenza restando sempre nel bosco e fuori dal traffico; e devo dire che l'ho veramente apprezzata.
E poi, è la prima escursione alpina di cui conservo memoria, coi miei genitori e mio fratello sul passeggino; correva l'anno 1963!
Lungo il tragitto, per chi li sa guardare, ci sono tanti e tali spunti di osservazione (natura, panorama, storia, toponomastica) che anche il semplice giro di Pian de ra Spines, anello quasi pianeggiante che si svolge a 1300 m di quota, può garantire molta soddisfazione all'escursionista.

Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria

Ernesto Majoni e Roberto Vecellio, Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria , pp. 96 con foto b/n e a colori, Cai Cortina...