4 dic 2011

Albergo dei Peniés, 4 dicembre

Domenica scorsa scrivevo che forse oggi avremmo trovato i boschi, le crode, le forcelle, i valloni già tutti imbiancati.
Mi sbagliavo: il tempo si è imbronciato, ha piovuto un po' ma la temperatura è tutt'altro che invernale, e così abbiamo potuto decidere la meta della passeggiata del 4 dicembre lasciando ancora le "ciaspe" in soffitta. 
Baita Peniés, 4/12/2011
A meno di un'ora da uno dei tratti più veloci della Strada 51 di Alemagna, fra Cortina e San Vito, qualche anno fa scoprimmo l'Albergo dei Peniés, un luogo particolare, isolato, quasi fermo nel tempo e nello spazio.
Esso è noto ai sanvitesi e a pochi ampezzani; un tempo lassù, in una radura fra magri pini ai piedi della Croda Marcora, era  stato ricavato un pascolo dove in primavera salivano gli ovini. Verso giugno poi essi continuavano l'alpeggio a Casera Geralba, sulla sponda destra del Boite.
A servizio del pascolo, a 1364 m di quota  sorgeva una baita di legno costruita a "blockbau", la "Baita Peniés". L'edificio, ancora citato su alcune carte, non c'è più da anni: al suo posto, dal 1994 c'è una mangiatoia per ungulati dotata di un locale ad uso di eventuale riparo.
Oltre la "Baita", collegata al fondovalle da una scoscesa pista che dall’ex Ponte del Venco s’inerpica nella pineta che ammanta le pendici meridionali del Sorapis, si apre una pala erbosa costellata di massi, che termina a quota 1427 m.
Al culmine della "pala erbosa
costellata di massi", 4/12/2011
Proprio lì, uno dei canaloni del tormentato versante si divide in due rami, che convogliano altrove eventuali scariche di detriti e blocchi, lasciando pulita la pala morbida e solitaria, dove da decenni però gli ovini non pascolano più. 
Fin lassù siamo arrivati oggi, per la quarta volta quest'anno: il luogo è molto distensivo, e offre una visuale a 180° dal Penna al Pelmo, Rocchette, Becolongo, Becco di Mezzodì, Cinque Torri e Tofana I. Il panorama odierno però era annullato dalla nebbia e dalle nuvole, che fasciavano tutto e celavano l'altrimenti originale orizzonte.
Peniés è un luogo minore, traguardo di una camminata che teniamo fra i nostri "must" preferiti e nella quale mai abbiamo trovato alcuno a contenderci il passo.
E seduti sul masso al culmine della pala erbosa, punto di riferimento della salita, c'è sempre l'occasione per chiacchierare, ammirare le montagne, fare un riposino, goderci con grande soddisfazione la nostra meta, ancora sconosciuta ai più.

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Ernesto Majoni e Roberto Vecellio, Sachsendank 1883 Nuvolau 2023. 140 anni di storia e memoria , pp. 96 con foto b/n e a colori, Cai Cortina...