Domenica 27 aprile, l'Assemblea Generale Ordinaria dei
Regolieri d’Ampezzo sarà chiamata, tra
l'altro, a esaminare e deliberare una proposta di modifica dei confini
del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, in località Padeon e
Felizon. Le Regole hanno in progetto di espandere gli
odierni confini del Parco, per includervi la selvaggia asta fluviale
del Ru Bosco e il bacino circostante, interessati da due ipotesi di
costruzione di centraline idroelettriche.
Personalmente mi allargherei ancora un po': proporrei, in seconda battuta, di promuovere a Parco, o almeno a Riserva,
l'intera dorsale del Pomagagnon, dal bicuspide Pezovico al
Campanile Perosego e alla sella di Sonforcia.
Ritengo che il versante N del
Pomagagnon sia uno dei settori ancora meno sfruttati d'Ampezzo; a
parte le due strade forestali che risalgono le valli Padeon e Granda, non vi sono
arterie di penetrazione; i sentieri segnalati e numerati dal Cai sono quattro (202, 203, 204, 205), il resto è fatto di boschi fitti ed avventurosi, pieni di piante e animali, di cime poco o punto frequentate dove c'è spazio per qualche piccola scoperta estiva o invernale, di interessanti resti di guerra...
Sul versante S qualcosina di “turistico” c'è: due note e apprezzate vie ferrate, la
“Strobel” sulla Punta Fiames (che ho percorso una cinquantina di volte, in salita e discesa, d'estate e d'inverno, in compagnia e da solo) e la Terza Cengia, e la forestale che sottende in buona parte la dorsale da Fiames a Mietres, ma
oltre a questo? Tanti sassi, ghiaia, mughi e rocce...
Pomagagnon, lato N, dalla Ponta del Pin (foto E.M) |
Immagino che anche il
Pomagagnon, come la Croda Rossa, la Tofana e le cime di Fanes, meriti
attenzione, sia per le sue virtù ambientali intrinseche sia anche per
contenere eventuali future manomissioni di ogni sorta.
Lo dico perché da quarantasette anni ho camminato e arrampicato spesso su quelle
pendici, godendo della wilderness della dorsale,
del suo florido equilibrio ambientale, della ridotta conoscenza di tante cime
e impluvi, spesso anche da parte di noi locali, della
solitudine e della pace di alcune vette, su cui le presenze stagionali si possono contare sulle dita di una mano.
Tutti argomenti che mi hanno fatto riflettere, e
sostenere a gran voce: “Non potrebbe essere Parco, o Riserva, anche il Pomagagnon?”
ottima idea, se lo merita più di altre zone più blasonate, proprio perché è ancora poco antropizzato, e tale dovrebbe rimanere. Cerca di sostenere questa tua proposta con le Regole.
RispondiEliminastefano burra
Per una serie di impegni non parteciperò alla riunione del 27, ma ho dato delega ad un amico, che voterà anche per me: intanto sì alla proposta di fare Parco del Rio Bosco. Poi cercherò di insistere con l'amministrazione perché il progetto vada avanti.
EliminaErnesto