Ai lettori pongo un curioso interrogativo: qual era il sentiero attrezzato più breve - e anche semplice - delle Dolomiti, forse anche delle Alpi?
Dico "era", perché da tempo - con l’avvio degli scavi archeologici sulla rocca - è stato sostituito da una robusta scala metallica, e rispondo: il sentiero creato dal Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo per giungere più agevolmente al ripiano dove sorgeva la torre del castello di Podestagno.
Fino agli anni '80 tutta la zona - che culmina a 1513 m. di quota, a strapiombo sulla Strada d'Alemagna - non era battutissima. Per salire sul luogo del castello, fortilizio risalente al 1100 che durò otto secoli, fu abbandonato a metà '800 e raso al suolo durante la Grande Guerra, per lasciare spazio ad un osservatorio italiano atto a sorvegliare la 1a linea, oltre alla curiosità occorreva un po' di piede fermo.
Il "sentiero attrezzato" sulla rocca di Podestagno, oggi scomparso (foto E.M. del 3.04.2011) |
Nel 1990 il neonato Parco intraprese i primi lavori di miglioria intorno all’ingresso all'area protetta. A scanso di incidenti, si ritenne opportuno sistemare subito la traccia per l’accesso alla rocca dalla SS51, alcuni cunicoli e i resti del muro originario del castello.
Così, per giungere sulla rocca di Podestagno si usufruì per un periodo abbastanza lungo di un cavo metallico di una decina di metri, ancorato ai resti di muratura con alcuni spit. Fu senz'altro il sentiero attrezzato più breve dei monti d’Ampezzo, sui quali - tra gli anni '50 e '70 del Novecento, ma poi di nuovo in questo secolo - chiodi, corde, scale e scalini ne sono stati posti a iosa.
Sul culmine magramente erboso e con qualche pianta, sul quale si spingevano anche i camosci, era bello fermarsi a guardare il mondo. Visitando il luogo in ogni stagione, per dodici volte negli ultimi sette anni prima che iniziassero gli scavi, lassù ci trovammo spesso da soli; il sito era l'optimum per chi, dopo una gita piacevole e non lunga, desiderava godere in silenzio del profumo della natura e della storia.
La ferratina di Podestagno non ha fatto in tempo a essere inserita nelle guide escursionistiche e sulle carte topografiche; ma è esistita ed è stata usata con profitto, per rendere sicuri gli ultimi passi verso un luogo che testimonia fatti cruciali del nostro passato.
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