13 dic 2010

Il Mons Horribilis

Salendo per la strada che da Podestagno conduce all’ampio anfiteatro di Ra Stua, in destra orografica della valle, oltre il solitario pascolo della Monte de Antruiles, spunta un torrione rossastro alto circa duecento metri, posto sullo sperone che il Col Bechei protende verso E. Il torrione, che divide le Ruoibes de Inze, o Val de Meso, dalle Ruoibes de Fora, o Val d'Antruiles, si chiama Croda de Antruiles. Fa parte del gruppo della Croda Rossa, è quotato 2405 m e il toponimo compare per la prima volta nell’Oesterreichische Alpenzeitung del 1901. L’oronimo fu dato probabilmente a seguito della prima salita, compiuta l’11/9/1900, dopo un bivacco in tenda presso la sottostante, fumosa Casera d’Antruiles, da Viktor Wolf von Glanvell e Karl Günther von Saar. I due austriaci scelsero per la conquista la dentellata cresta W della montagna, simile alla schiena di un drago, che inizia dall'intaglio di Forcella d’Antruiles e porta in vetta con un dislivello di soli 72 m ed una lunghezza di almeno 300. Il nome fu derivato dal sottostante pascolo ovino, utilizzato dagli ampezzani fin da tempi antichissimi. Dopo il 1900 pare che la Croda non avesse più ricevuto visite fino al luglio 1991, quando Marino Dall’Oglio e Fabio Lenti, dopo aver tentato senza successo la cresta dei primi salitori (a tutt’oggi pare non sia stata ancora ripetuta!) tracciarono una via sul versante delle Ruoibes de Fora, di elevata difficoltà tecnica e psicologica. La Croda è stata poi salita ancora un paio di volte, sempre con molte difficoltà e rischi per la friabilità e per il pericolo di caduta di pietre. Nell'estate del 1990, aveva pericolosamente attratto anche l’amico Alessandro e me, ma rimase solo una pia intenzione e, su di un mensile locale, mi dissociai dall'idea liquidandola come un “Mons Horribilis” …

La Croda d'Antruiles, salendo al Bosco de ra Cioces

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